Spiagge di sassi, rocce a picco sul Mediterraneo sfrangiato di azzurri e sentieri odorosi, tra fiori di rosmarino, fichi d’india, limoni e piante di cappero: cosa vedere ad Alicudi, “isola dell’Erica” delle Eolie.
Cosa vedere ad Alicudi? Se state cercando una meta per le vostre vacanze in Sicilia o in Italia, per staccare da tutto, ritagliarvi momenti di relax e bellezza, e ritrovare voi stessi: Alicudi è il posto perfetto. Alicudi è l’isola più a Ovest dell’Arcipelago delle Eolie (anche dette Isole Lipari e inscritte nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO nel 2000), sorta su un vulcano spento che, nel punto più alto raggiunge i 675 metri di altezza (Monte Filo dell’Arpa). Per la sua posizione isolata e per la sua conformazione aspra e selvaggia, di coste ripide e rocce a picco sul mare, oltre che per il fatto di essere in parte disabitata, Alicudi è un vero rifugio di pace. È, di fatto, la più piccola, la più selvaggia e la più autentica delle Isole Eolie. Un vero paradiso; una boule de neige. Un luogo dove uomo e natura coesistono in armonia perfetta.
Originariamente nota come Ericussa (o Ericusa) dal greco antico Ἐρικοῦσσα (col significato di “ricca di erica”), Alicudi è anche conosciuta come “l’isola dell’Erica” delle Eolie, per via della presenza generosa di questa pianta sui rilievi dell’isola e sul cono del vulcano. Gli abitanti di Alicudi vengono chiamati “arcudari” e sono poco più di 100, anche se in inverno il numero diminuisce e restano su Alicudi solo i residenti più “fedeli”.
In questo articolo vi raccontiamo un po’ di questa perla dell’arcipelago eoliano e vi diamo alcune informazioni su cosa vedere ad Alicudi e cosa fare su quest’isola dal fascino perso nel tempo.
Cosa vedere ad Alicudi
Immaginiamo di essere seduti sull’aliscafo e di guardare l’isola dall’oblò. Da qui, sembra di ammirare una cartolina o di aprire una finestra sul passato: casette dai colori pastello, un alimentari con casse di frutta all’esterno, un ufficio postale, un bar, un ristorante, qualche altra bottega di prima necessità e la Chiesa di San Bartolo che spicca in alto. Un paesaggio intatto e uno scenario suggestivo. Il tempo sembra davvero essersi fermato, ad Alicudi.
Siamo arrivati ad Alicudi da Palermo, con l’unico traghetto che, nel pomeriggio, raggiunge l’isola dal capoluogo siciliano. Giusto in tempo per fare un bagno, caricare la spesa e lo zaino e iniziare una lunga “acchianata” (nel dialetto siculo significa “salita”) verso casa.
Sì, perché l’isola si sviluppa in altezza (bisogna essere armati di tanta pazienza e di un po’ di allenamento) e le abitazioni più belle sono posizionate proprio in cima. Cosa intendiamo? Almeno 350 metri, ovvero mille gradini, dal livello del porto. Da lì, potrete godere di una bellissima vista. Una volta raggiunta la cima, l’unica cosa che resta da fare è godersi il silenzio e ammirare il panorama. Il vento soffia dal mare e scompiglia i capelli. Alicudi è un vulcano taciturno, il nostro paesaggio interiore.
Pianicello
Negli anni, nella zona di Pianicello, nella parte più a ovest dell’abitato, si è formata una comunità di madrelingua tedesca che vive sull’isola quasi tutto l’anno. Questa piccola frazione usa l’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici e l’acqua piovana acquisita dagli antichi serbatoi delle case.
Contrada Tonna
Nella parte più occidentale dell’isola, si può visitare la piccola comunità di Contrada Tonna, dove ammirare la tradizionale architettura eoliana e le antiche edicole della Via Crucis, che documentano il culto e la devozione degli arcudari.
San Bartolo
Seguendo una via lastricata che si dipana in salita dal Porto, si può raggiungere la contrada di San Bartolo, tutta raccolta attorno alla Chiesa di San Bartolo, patrono delle Isole Eolie, e alla piccola Chiesa del Carmine, con il suo campanile che spunta nella macchia odorosa.
Contrada Sgurbio
Sul versante orientale dell’abitato di San Bartolo c’è la contrada Sgurbio, abbastanza difficile da raggiungere via terra, e composto da un pugnetto di case. Se pensate di raggiungere le 5 casette di contrada Sgurbio, vi suggeriamo di farlo via mare.
Giro in barca e Contrada Bazzina
Cosa vedere ad Alicudi, se non le bellissime insenature della costa e il cono dell’isola dal mare? Tra le cose da fare ad Alicudi c’è un giro in barca, perché solo così potrete subire il fascino dell’isola e conoscere quella parte di Alicudi che a piedi è impossibile praticare. Ogni tanto, dall’acqua, provate ad alzare lo sguardo e, osservando la parte della costa, altissima e frastagliata, vi capiterà di intercettare qualche capra selvatica al pascolo. Si vocifera che ormai il numero di questi animali abbia superato quello degli abitanti.
Il giro in barca permetterà di arrivare, inoltre, a Contrada Bazzina. Qui, i profondi fondali permettono agli appassionati del mare di fare bellissime immersioni in apnea. Se non siete sub esperti, tuffatevi per nuotate infinite e sessioni di snorkeling.
Le spiagge di Alicudi
Ad Alicudi ci sono solo due piccole spiagge da poter raggiungere a piedi: una a destra e una a sinistra del Porto. Entrambe sono costituite di ciottoli neri e scogli. Seppur piccole, non troverete mai confusione e potrete dedicarvi a bagni di sole e ore di tintarella.
Altre spiagge potrete raggiungerle via mare. Si tratta di piccole cale e insenature, dalla bellezza selvaggia e incontaminata.
Pagine di diario da Alicudi
La pace e la semplicità di questo vulcano mi hanno stregata, ma ciò che davvero mi ha conquistata sono stati Silvio e Gabriella. Lui è un vero arcudaro, vive qui da circa ottant’anni, praticamente da quando è nato. Ogni mattina all’alba sale sul suo gozzo e va a pescare. Non sempre il mare è gentile con Silvio ma, nonostante questo e la stanchezza di una vecchiaia che avanza sempre di più, gli resta sempre fedele. In estate, insieme alla moglie, cucinano ogni giorno cene squisite con il loro pescato. Gente sconosciuta, di diverse nazionalità, si riunisce attorno al tavolo. Nasce un’occasione per fare amicizia, ma, soprattutto, per rendersi conto di quanto questi piccoli momenti siano davvero preziosi. Così, l’ultima volta che sono venuta ad Alicudi, ho deciso di trascorrere tutto il tempo con queste persone. Un giorno, dopo cena, Silvio mi ha invitato ad andare a pescare con lui. Mi è sembrato l’invito più bello che avessi ricevuto nella mia vita. Felice come una bambina, mi addormentai quella sera con una storia raccontata dal mare. L’indomani mattina la sveglia è suonata alle 5 e di gran corsa sono scesa giù per il porto. Il mare era increspato, ma quel giorno mi ha insegnato l’attaccamento alla vita e a guardare lontano. Ed è stato in quel momento che ho capito che Alicudi è un’immersione dentro l’anima.
Come raggiungere Alicudi
Aliscafi e traghetti per Alicudi partono sia dalla Sicilia (Palermo, Messina, Milazzo), che da Reggio Calabria. L’Aeroporto più vicino è l’Aeroporto di Catania, dal quale poter raggiungere Messina o Milazzo per prendere il traghetto.
Alicudi è collegata molto bene anche con le altre isole dell’arcipelago delle Eolie (Lipari, Salina, Stromboli, Vulcano, Filicudi e Panarea). Prenotare il biglietto del traghetto o dell’aliscafo è semplicissimo: basta collegarsi sulla piattaforma di Liberty Lines.
Cose da sapere prima di visitare Alicudi
Vi consigliamo di arrivare ad Alicudi forniti di contanti e di farmaci di prima necessità: non c’è la presenza di un bancomat, né di una farmacia. Qui si vive dell’essenziale e della bellezza che solo quest’isola può offrire.
Inoltre, ad Alicudi ci si muove soltanto a piedi: non esistono strade asfaltate o sentieri tracciati, ma solo antiche mulattiere che, dal Porto (situato a sud-est dell’isola), conducono alla vetta della montagna. Non ci sono auto, e ci si sposta prevalentemente a piedi o in barca.
Quando visitare Alicudi
Il periodo migliore per visitare Alicudi va da Aprile -Maggio a Ottobre, quando le giornate sono lunghe e soleggiate, e il mare è più calmo. Il periodo invernale resta comunque molto mite, con temperature che di rado scendono sotto i 10 gradi, ma con giornate più spesso piovose e con probabilità di mare mosso.
Se volete avere un assaggio del folklore di questa perla, vi consigliamo di raggiungere Alicudi ad Agosto. A Ferragosto si tiene un mercatino lungo il porto. Ognuno dona oggetti vari, dai vestiti a delle minuziose opere d’arte, fino ai prodotti tipici locali, come i capperi. Ad animare la festa ci sono cartomanti e artisti, i quali si esibiscono in performance d’arte. Il pescato del giorno viene cucinato e offerto insieme a piatti tipici e ricette tradizionali. Un momento unico di convivialità.
Sempre ad agosto, precisamente il 24 del mese, si tiene la festa di San Bartolo. Gli arcudari portano a spalla, in un lungo giro sulle mulattiere, una possente statua di ulivo. Ed è in questa occasione che gli isolani recitano un rosario che alternano a canti popolari dell’isola. La manifestazione volge al termine la sera, con spettacolari fuochi d’artificio, mentre sul molo si balla e si gusta il cibo locale.
Cosa mettere in valigia
Lasciate a casa il trolley o valigie ingombranti, non servono bagagli grandi ad Alicudi. Il necessario può stare tutto in uno zaino: costumi, infradito, sneakers o scarpe da trekking, crema solare, cappello, libro da leggere e una torcia, essenziale per illuminare di sera la via di casa, vista l’assenza di illuminazione nell’isola. Tutto il resto è superfluo ad Alicudi. E sarà l’isola a riempirvi il cuore con quello di cui avrete bisogno.
Dove dormire ad Alicudi
La vecchia scuola
Costruita in vecchio stile eoliano e circondata dalla fioritura dell’isola, la casa protesa sul Mediterraneo regala ai suoi ospiti una vista davvero suggestiva. Limoni, rosmarino, gerani, fichi e cactus caratterizzano questo rifugio. La casa è composta de 3 suite, ciascuna con il proprio bagno e un salottino che affaccia sulla terrazza. Un luogo perfetto per una fuga romantica, ma è anche un posto ideale per stare con amici o la famiglia.
Alicudi: una piccola casa di charme
Una casa dal fascino indiscutibile. Due stanze da letto, con bagno e una cucina all’esterno. Roberto, il proprietario di casa, realizza dei fantastici quadretti con la tecnica della pittura su vetro. Una volta che vedrete i suoi lavori, ne subirete il fascino e porterete con voi un pezzo di Alicudi davvero speciale.
Casa delle conchiglie “nica”
La casa, in stile architettonico eoliano, si trova a circa 360 gradini dal porto in località Tonna ed è composta da una camera matrimoniale, un bagno, cucina e un terrazzo per godersi il relax assoluto. Questa abitazione sembra proprio una conchiglia “nica” (in siciliano significa “piccola”).
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