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Torino contemporanea: 20 Luoghi tra Architettura & Design

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Cosa vedere a Torino, Città Creativa del Design UNESCO, fra aree industriali riqualificate, case di quartiere e arte urbana, ma anche musei, gallerie indipendenti e centri polifunzionali progettati da archistar.

Cosa vedere a Torino di insolito o di speciale? Una guida su cosa vedere a Torino in due ore o in due giorni per gli amanti del design. Nel Dicembre del 2014 Torino è stata insignita del titolo di City of Design dall’UNESCO. Un riconoscimento che solo selezionatissime città del mondo hanno conquistato e che premia la creatività del capoluogo piemontese e il lavoro che negli anni è stato fatto per investire su belle idee, innovazione e ricerca

Assieme a Torino, nel network delle Design Cities dell’UNESCO ci sono tante altre destinazioni ideali per gli amanti di Design e Architettura, da Helsinki a Cape Town, da Baku, capitale dell’Arzebaijan, a BilbaoBangkok, passando per Dubai, Istanbul, Budapest, Buenos Aires e Berlino. Unica italiana, tra le città creative UNESCO, Torino merita assolutamente una guida non convenzionale. Ma cosa vedere a Torino in un itinerario semplice, per apprezzare da vicino la sua personalità contemporanea e i luoghi della città legati alla storia del design? Ci siamo persi tra le vie del capoluogo piemontese, alla scoperta dei tantissimi luoghi del design di Torino, dall’arte urbana all’architettura avveniristica. Date un’occhiata alla nostra guida su cosa vedere a Torino di particolare e contemporaneo, tra angoli poco conosciuti, chicche esclusive e scorci inediti.

Cosa vedere a Torino / I Luoghi del Design

Circolo del Design

In pieno centro città si trova il Circolo del Design, tra i posti da visitare a Torino non solo per i suoi appuntamenti imperdibili, ma anche per la splendida cornice in cui è inserito. Il Circolo si trova in uno dei palazzi storici più eleganti di Torino, con tantissimi spazi perfetti per team building, conferenze e presentazioni.
L’obiettivo da cui è nato è quello di diffondere la cultura del design creando connessioni tra professionisti con diverse competenze. Per farlo, organizza mostre, eventi di formazione, attività culturali e collaborazioni con aziende e istituzioni. Per questo vi consigliamo di tenere sempre d’occhio il loro sito per non perdervi neanche un appuntamento.
Due piccoli tips:
Primo: proprio di fronte al Circolo del Design, dall’altra parte del cortile interno (splendido!) ci sono i MagazziniOz: ristorante, bar, emporio, cooperativa sociale e posticino perfetto dove prendersi un buon caffè tra scaffali di libri o fermarsi a lavorare o studiare.
Secondo: a pochi passi si trova Piazzale Valdo Fusi, uno dei posti preferiti dagli skaters. Se vi va una birra osservando capriole (e qualche caduta) lì trovate un birrificio artigianale all’interno di una struttura vetrata simile a una grande serra.   

CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia

Amanti della fotografia, qui c’è pane per i vostri denti. In uno dei posti più belli di Torino, a pochi passi dalla Mole Antonelliana e dai portici di Piazza Vittorio, c’è CAMERA, il Centro Italiano per la Fotografia di Torino, luogo espositivo dall’atmosfera di casa dedicato alla fotografia italiana e internazionale. Le mostre, tutte temporanee, sono una più bella dell’altra: state certi che quella che ci sarà quando sarete in città voi vi piacerà da matti! In più ci sono incontri, laboratori, workshop e uno shop pieno di chicche carinissime. Per essere sempre sul pezzo vi consigliamo di iscrivervi alla loro newsletter: zero spam e tante informazioni utili.
Finita la vostra visita fate un salto anche in via Po: percorrendola troverete tantissime bancarelle di libri, usati e non, con proposte rarissime a tema arte e design. Se amate la fotografia, questo luogo non può mancare nella vostra guida su cosa vedere a Torino!

Torino Museo di Fotografia CAMERA

Museo di Fotografia CAMERA tra le cose da vedere a Torino
CAMERA / Mostre 2018 Carlo Mollino © Andrea Guermani

MEF, Museo Ettore Fico

In questa guida insolita di Torino, dedicata ai luoghi del Design della città, non potevamo non citarvi (e farvi conoscere) il Museo Ettore Fico, museo di arte moderna e contemporanea che, nonostante la recente apertura è già uno dei punti di riferimento di appassionati e professionisti. Il MEF nasce in una ex area industriale oggi al centro di una grandissima riqualificazione urbana. La zona è quella di Barriera di Milano, tra le più colorate e multietniche della città. Tra i vari progetti artistici del quartiere c’è anche quello che comprende 13 murales creati da Millo e dipinti sugli enormi muri di palazzi ed edifici.
Per tornare al MEF, il museo propone mostre tematiche annuali che riguardano monografie di grandi maestri, artisti contemporanei che intervengono direttamente negli spazi espositivi e dialoghi con altre discipline come la moda, il cinema e la musica. In più non mancano eventi culturali, seminari, talk e appuntamenti vari, tutti a tema arte e design. Anche in questo caso, tenete d’occhio il calendario degli eventi sul sito. Tra i musei di Torino da vedere assolutamente!

OGR, Officine Grandi Riparazioni

Tra le cose da vedere a Torino, le Officine Grandi Riparazioni, oltre ad essere accolte in uno spazio incredibile, hanno anche una storia pazzesca. Nel 1895, proprio a metà strada tra le due stazioni ferroviarie di Torino, viene aperto il più grande stabilimento della città: 190.000 metri quadri di spazio e 2000 dipendenti incaricati di riparare le locomotive. Le OGR rimangono attive fino al 1992 quando non solo vengono dismesse, ma rischiano quasi di essere abbattute. Quasi, perché la loro demolizione viene scongiurata per un pelo. Quegli spazi enormi rimangono inutilizzati per più di un decennio e solo nel 2017, dopo 3 anni di lavori e 100 milioni investiti, le OGR riaprono al pubblico come luogo di innovazione, idee e creatività. All’interno oggi si trovano un ristorante, un bar e un enorme spazio per concerti e per mostre, performance, danza, spettacoli. Non per altro il claim delle OGR è «dove arti visive e performative si incontrano».
E, a proposito di incontro, all’interno delle Officine Grandi Riparazioni c’è anche una delle sedi di Talent Garden, coworking casa di giovani startup, grandi aziende e professionisti della comunicazione, della creatività e dell’innovazione.
Morale: tra le cose belle da vedere a Torino segnatevi le OGR. Vi basterà superare il portone per trovarvi in un ciclone di energia e bellissime idee.

Officine Grandi Riparazioni - Cosa vedere a Torino

Officine Grandi Riparazioni Torino
crediti @ Officine Grandi Riparazioni Torino

PAV, Parco Arte Vivente

Tra le cose particolari da vedere a Torino non possiamo non citare il Parco Arte Vivente, un centro sperimentale di arte contemporanea che è sia uno spazio espositivo all’aria aperta sia un museo interattivo con laboratori nati per far dialogare tra loro arte e natura, biotecnologie ed ecologia e pubblico e artisti.
Anche in questo caso il consiglio è sempre lo stesso: tenere d’occhio il programma sul sito ufficiale. E, una volta in cui sarete in zona, vi consigliamo anche un salto al Museo dell’Automobile che racconta l’evoluzione del design e della tecnologia di una delle invenzioni che hanno fatto la storia di Torino, città della FIAT.

Fondazione Merz

La Fondazione Merz prende il nome da Mario e Marisa Merz, marito e moglie, entrambi artisti e grandi esponenti della corrente dell’arte povera, un movimento nato nella seconda metà degli anni Sessanta del Novecento e a cui aderirono moltissimi autori torinesi.
La Fondazione Merz esiste per promuovere l’arte contemporanea ospitando mostre, eventi e momenti di formazione. Nei suoi spazi ci sono anche una biblioteca specializzata in storia e critica dell’arte moderna e contemporanea e l’archivio Merz che raccoglie, ordina e conserva ogni documentazione relativa ai due artisti. Anche in questo caso i progetti sono tantissimi e per non rischiare di perderne qualcuno il consiglio è (indovinate): monitorare i canali online della Fondazione. Tra le cose da non perdere e da aggiungere in una guida di Torino insolita e speciale.

Fondazione Merz. Exhibition Mario Merz. Sitin, 2018 Photo Renato Ghiazza Courtesy Fondazione Merz
Exhibition Mario Merz. Sitin, 2018 – Photo Renato Ghiazza. Courtesy of Fondazione Merz

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

A metà strada tra Fondazione Merz e Crocetta, uno dei quartieri residenziali più eleganti della città, si trova la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. La Fondazione, oltre a essere uno dei musei da vedere a Torino se amate arte e design, è anche una delle realtà artistiche più simpatiche e fresche in città. Dedicato all’arte contemporanea, il progetto nasce con un intento educativo che comprende sia il desiderio di avvicinare l’arte al grande pubblico sia la volontà di sostenere e promuovere giovani artisti italiani e stranieri.
Oggi, infatti, Fondazione Sandretto è sia luogo di workshop, master, residenze artistiche e chi più ne ha più ne metta, sia uno spazio espositivo dove prendono vita mostre imperdibili. Sul loro sito trovate sia gli appuntamenti di formazione, online e offline, che le prossime mostre previste. Cosa vedere a Torino, se non spazi unici come questo?

Fondazione-Sandretto-Torino

L’Ex Area industriale del Lingotto

Tra le cose da vedere a Torino, il Lingotto è una di quelle che più di tutte ne racconta la storia recente e spiega il perché della sua personalità e del suo carattere attuali. Il Lingotto è stato uno dei principali stabilimenti della Fiat e oggi dà il nome all’intero quartiere.
Nel 1982 il complesso viene dismesso e nello stesso anno cominciano una serie di consultazioni internazionali per capire come utilizzare quello spazio immenso ormai vuoto. Nel 1985 viene incaricato della ristrutturazione nientepopodimeno che Renzo Piano.
Il suo lavoro mantiene l’aspetto esterno del complesso, intervenendo invece sugli interni per ricavare gli spazi che oggi ospitano un centro esposizioni (dove, tra i tanti appuntamenti, si svolgono anche la Fiera del Libro, Artissima e Paratissima, tra le più importanti del Paese), un centro congressi, due hotel, l’auditorium Giovanni Agnelli e anche un centro commerciale con cinema e locali vari.

Nel dicembre 2020, all’interno dell’area ex-industriale Carpano Lingotto, è stato inaugurato anche Green Pea: retail park dedicato alla sostenibilità voluto da Oscar Farinetti, patron di Eataly. ACC Naturale Architettura Cristiana Catino e Negozio Blu Architetti (Ambrosini, Gatti, Grometto), già progettisti del primo Eataly, hanno concepito un’architettura in cui la fanno da padroni materiali sostenibili, vegetazione e luce naturale. In tutto: cinque piani per 25 m di altezza, con 66 negozi, un museo, 3 luoghi di ristorazione, una piscina, una spa e un club dedicato all’ozio creativo, tutti nati da una visione comune: quella di dare vita a un nuovo modo di consumare, sostenibile e rispettoso degli altri e del nostro pianeta. Green Pea, che fa capo a Oscar Farinetti, nasce proprio a pochi passi da Eataly, parte del Lingotto dal 2007.

Tra i progetti futuri, invece, c’è 500SKYDRIVE. In cima all’ex stabilimento Fiat si trova tuttora la storica pista di collaudo per automobili. Il progetto per la sua riqualificazione, chiamato appunto 500SKYDRIVE, prevede la realizzazione di un splendido parco urbano con percorsi pedonali e ciclabili e con una splendida vista sulla città. L’inaugurazione è prevista per il 4 luglio di quest’anno, salvo intoppi dovuti al Covid. Tra le cose da vedere a Torino, quindi, iniziate a segnarvi anche questa.

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Green Pea / Photo @ Fabio Oggero / Project Cristiana Catino e Negozio Blu architetti

Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli

Cosa vedere a Torino di imperdibile? Se amate arte e design come noi, sempre all’interno della grande area del Lingotto si trova anche la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli. Giovanni, avvocato e principale azionista e amministratore al vertice della FIAT, e la moglie hanno collezionato nella loro vita un gran numero di opere incredibili, oggi esposte nello «scrigno», progettato e battezzato da Renzo Piano. Tra i capolavori in mostra ci sono sette tele di Matisse, un dipinto di Balla proprio sul tema della velocità dell’automobile e opere di Severini, Modigliani, Tiepolo, Picasso, Renoir e Manet.
Sotto lo «scrigno» altri cinque piani ospitano esposizioni temporanee, una sala di consultazione, un centro didattico e un bookshop.

Nuvola, Centrale Lavazza

Un altro polo di fortissima innovazione nella città di Torino è quello che ruota intorno all’headquarter di Lavazza, azienda storica della capitale sabauda, fondata nel 1895.
Il complesso si chiama Nuvola ed è stato inaugurato nell’aprile del 2018 nei 30.000 metri quadri che prima ospitavano una centrale elettrica. Oggi la Nuvola Lavazza è uno spazio aperto a tutti con un museo interattivo, un ristorante di «alta gastronomia informale», un bistrot, un’area archeologica, una piazza verde, un grande spazio eventi e la sede dell’Istituto d’Arte Applicata e Design (IAAD).
Per godere al meglio di questo gioiello, spesso vengono organizzate visite guidate che raccontano la storia dell’azienda, la passione che da sempre la famiglia Lavazza ha per l’arte e la creatività e l’evoluzione dei luoghi che, nel tempo, hanno ospitato il loro lavoro. E, ovviamente, si parla anche di caffè.  

Foto della Nuvola Lavazza disegnata da Zucchi, tra le cose dal vedere a Torino - Copy

Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

Per raggiungere il Museo di Arte Contemporanea di Rivoli ci spostiamo ancora una volta fuori città, tra i posti da vedere vicino Torino. Il museo è ospitato all’interno di un’antica residenza reale, tanto bella da essere stata insignita del titolo di Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Camminare tra le sue sale alla scoperta della collezione permanente e delle tante mostre temporanee è un viaggio che alterna il fascino del passato all’energia della contemporaneità. Tra le opere più famose esposte al Museo di Rivoli ci sono quelle di Marisa e Mario Merz, Lucio Fontana, Helmut Newton e Maurizio Cattelan.
Prendetevi il tempo per una passeggiata intorno al castello per godere del verde del parco e della vista sulla città.

GAM, Galleria d’Arte Moderna

Cosa vedere a Torino, se non la GAM? Nel pieno di Crocetta, uno dei quartieri più eleganti della città, ricco di villette Liberty e giardini curati alla perfezione, spicca la GAM, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino che, nella stesura di una guida su cosa visitare a Torino, sale in cima alla lista! La mission della GAM è quella di essere un «museo aperto»; insieme alla conservazione e alla ricerca artistica, la condivisione e l’educazione sono due dei principali obiettivi di questa istituzione imperdibile.
Le opere esposte sono oltre 40.000 tra dipinti, fotografie, sculture, installazioni e contenuti multimediali. Oltre all’esposizione permanente, la GAM organizza continue mostre temporanee e momenti di formazione e dialogo. Proprio in questi mesi, la GAM ha rinnovato l’allestimento delle sue collezioni permanenti del Novecento con percorso tutto nuovo che vuole restituire centralità all’opera d’arte. Le opere, suddivise in 19 spazi espositivi, accolgono i capolavori di nomi importantissimi dell’arte moderna italiana e internazionale, da De Chirico a Morandi, fino a Giacomo Balla e Umberto Boccioni, passando per Max Ernst, Paul Klee e Francis Picabia. Uno dei musei più belli di Torino, che vi consigliamo di non mancare!

Cosa vedere a torino GAM Museo
Foto di Paolo Robino / Concessione dell’Archivio Fotografico della Fondazione Torino Musei

Tra le cose da fare a Torino c’è anche un giro per le gallerie d’arte indipendenti della città. A metterle insieme, nel 2000, è nata l’associazione TAG – Torino Art Galleries. Oggi, di quell’associazione fanno parte 13 gallerie sparse in tutta la città: Riccardo Costantini, Raffaella De Chirico, Febo & Dafne, Gagliardi & Domke, Galleria In Arco, Luce Gallery, Norma Mangione, Franco Noero, Peola Sismondi, Giorgio Persano, Photo & Contemporary, Tucci Russo e Weber & Weber. TAG esiste per promuovere e diffondere l’arte contemporanea, partendo dal presupposto che l’arte sia fondamentale per la crescita culturale del territorio e della comunità. Sul loro sito trovate tutti gli indirizzi, il calendario degli eventi e le ultime news, così potete organizzare il vostro itinerario per visitare Torino. 

Accanto a queste, vi segnaliamo anche la bella Noire Gallery (Via Piossasco 29/B), fondata a Torino nel 1983 e attualmente aperta su appuntamento, con esposizioni e progetti di arte contemporanea di artisti affermati ed emergenti.

Noire Gallery Torino
Noire Gallery. Photo credits @ Open House Torino

MAU, Museo d’Arte Urbana

Il MAU, Museo d’Arte Urbana di Torino è un museo a cielo aperto dove le opere sono parte integrante della città stessa. Il MAU, infatti, è un percorso tra più di 180 murales dipinti sui muri dei palazzi di Campidoglio, un quartiere popolare nato negli anni Cinquanta dell’Ottocento. Oggi la zona in cui si sviluppa questa mostra en plein air è proprio quella storica, fatta di case basse e vicoli stretti e che somiglia più a un paesino di campagna che a uno dei rioni centrali di una grande città. Il MAU organizza spesso visite guidate e se state pensando a cosa fare a Torino questa potrebbe essere un’ottima risposta. 

Palazzi strambi

Nella nostra guida su cosa vedere a Torino, inseriamo anche una passeggiata un po’ insolita, tra le vie della città. Le strade di Torino, oltre a ospitare palazzi storici, opere d’arte e ville d’epoca, nascondono anche molti edifici particolari, alcuni ben mimetizzati tra l’architettura cittadina, altri pronti a stupire svoltando l’angolo.

Fra questi, la famosa Casa Scaccabarozzi, decisamente meglio conosciuta come «Fetta di polenta». Il suo soprannome è dovuto alla caratteristica che l’ha resa tanto celebre: la sua pianta, per intenderci, ha la forma di un trapezio. Guardando la casa dal corso su cui affaccia, Corso San Maurizio, sembra una palazzina qualunque; ma spostandosi nella piccola via che la costeggia, via Giulia di Barolo, si nota che una delle sue estremità misura appena 54 centimetri. Questa stramberia dell’architettura è stata progettata e abitata da Alessandro Antonelli, futuro padre della Mole. Da sua moglie, la nobildonna cremonese Francesca Scaccabarozzi, arriva il nome ufficiale.

Altro esempio della genialità eclettica di Alessandro Antonelli, artefice della Mole e di casa Scaccabarozzi, è la cosiddetta “Casa delle Colonne“, tra corso Matteotti e corso Umberto.

A proposito di Antonelli, anche la Mole Antonelliana simbolo della città è un edificio piuttosto strambo. In origine sarebbe dovuta diventare una sinagoga ma la comunità ebraica, delusa dal risultato, la barattò con un terreno nel quartiere di San Salvario dove oggi, infatti, si trova la sinagoga. Dal 1889 al 1908 la Mole è stata l’edificio in muratura più alto del mondo.

Altro palazzo strambo è la “casa-foresta“, il Condominio 25 Verde, in via Chiabrera 25, progetto-pilota dell’architetto Luciano Pia. Il 25 Verde (che si trova proprio nella zona della sinagoga), un complesso di 63 appartamenti pensato come un bosco verticale. Oltre ai suoi abitanti, nel 25 Verde vivono anche quasi 200 alberi che assorbono le polveri sottili delle auto, limitano il rumore della città e aiutano a creare la temperatura perfetta sia in estate che in inverno.

Nel pieno centro storico, invece, a pochi passi da Piazza Castello, c’è un antico palazzo che si chiama Baci Rubati ma anche lui, come spesso accade a Torino, è meglio conosciuto con il suo soprannome: «il palazzo del piercing». Questa volta è necessario alzare il naso all’insù per vederlo: sullo spigolo dell’edificio di via Palazzo di Città 19, all’altezza del quarto piano, c’è un piercing. Da una parte scendono delle gocce di sangue blu, dall’altra di sangue rosso a rappresentare le due anime che da sempre coesistono in città, quella nobile e quella proletaria.

Non lontane dal palazzo del piercing ci sono anche le Waves of wanting (Onde Fluttuanti) realizzate dall’artista newyorkese Nancy Dwyer: L’istallazione delle Onde Fluttuanti decora la parte esterna del cosiddetto “Palazzo delle Ombre“, che in un certo senso fa da completamento e controaltare all’imponente “Palazzo della Luce” nei pressi.

Ancora, molto interessante è la Casa dell’Obelisco, in piazza Crimea.

Insomma: se cercate spunti per una Torino insolita e curiosa, fra alcuni dei suoi scorci più strambi e creativi, o anche solo un assaggio della Torino alternativa ai soliti percorsi alla scoperta delle attrazioni di Torino più famose e visitate: ora avete tantissime idee!

Le ville Liberty di Torino

Alle fine dell’Ottocento, in quell’epoca scintillante che è la Belle Epoque, si diffonde in tutta Europa uno stile artistico (Art Nouveau) fatto di temi floreali, elementi naturali e linee armoniose. In Italia questo stile prende il nome di Liberty e Torino è una delle città che più di tutte lo accoglie. È proprio a Torino, infatti, che nel 1902 viene organizzata l’Esposizione Universale di Arte Decorativa, vero punto zero della diffusione del Liberty in Italia.
Oggi le splendide ville che si affacciano sui viali della capitale sabauda ne sono la dimostrazione e, se siete alla ricerca di posti da vedere a Torino in un giorno, vale la pena pensare a un piccolo itinerario che le attraversi.

Se volete andare sul sicuro potete partire dai quartieri di Cit Turin (che, in piemontese, significa “piccola Torino”, proprio perché mantiene una dimensione molto raccolta) e San Donato. Percorrendo Corso Francia, il corso rettilineo più lungo d’Europa, si incontra al numero 8 il Villino Raby, opera di Pietro Fenoglio, tra i più grandi esponenti della scena Liberty torinese e padre di oltre trecento progetti. Oggi il Villino è la sede dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri della Provincia di Torino.

Proseguendo ancora un po’ è impossibile non notare uno dei più grandi capolavori Liberty della città: Casa Fenoglio-LaFleur che, come intuirete, è un’altra volta opera del nostro architetto. Si riconosce dalle enormi vetrate colorate e da uno splendido bovindo. Continuando la passeggiata in Cit Turin si incontrano anche Casa Tasca, Casa Florio, Casa Macciotta e Palazzo della Vittoria.

In tutta la città, comunque, non sarà difficile incrociare esempi di Liberty. Per farvi qualche esempio: Palazzo Bellia, nel pieno centro di Torino; Villa Scott, nel ricco pre-collina, tra le zone residenziali più raffinate della città e da cui si gode di uno splendido panorama; Casa Maffei e Casa Avezzano in zona Crocetta. Insomma, se non sarete voi ad andare dal Liberty sarà il Liberty a venire da voi.

Una meta che, però, non potete proprio farvi scappare è il Portone del Melograno, questa volta nel quartiere San Salvario (che è anche quello della movida e degli universitari). Vicino alla fermata della metro Nizza si trova uno degli esempi più magici del Liberty a Torino: un portone in ferro battuto con scolpiti all’interno due alberi di melograno con foglioline verdi e frutti rossi inseriti in una cornice a coda di pavone. E indovinate di chi lo ha progettato? Il buon Fenoglio. 

Tra le case Liberty di Torino, interessante anche la “Casa dei Draghi” (Casa Carrera, Corso Francia 23), che in qualche modo viene tradizionalmente collegata alle forti radici della Massoneria in città; e accanto al Cit Turin, troverete altri bellissimi esempi perfettamente conservati anche nel quartiere Precollina su Viale Thovez, corso Fiume.

Scuola Enrico Fermi

Per gli amanti dell’architettura e del design c’è anche una Torino nascosta che va scoperta per forza. A pochi passi dal Lingotto e dal Museo dell’Automobile c’è la Scuola Enrico Fermi, un edificio anni Sessanta che tra il 2016 e il 2019 è stato completamente ristrutturato dallo studio BDR bureau. Il risultato è un un’opera moderna ma in dialogo diretto con il quartiere in cui si trova. Fuori tantissimo verde e molte aree dove i bambini possano stare insieme e condividere momenti all’aria aperta; dentro, oltre ad aule e laboratori, una palestra, una biblioteca, un auditorium e una caffetteria.
Oggi, la Scuola Enrico Fermi racconta, attraverso i propri spazi, l’inclusione e la voglia di rinnovamento dei metodi educativi. Una tappa insolita, ma bellissima.

Cosa vedere a Torino Scuola Fermi
Suola Enrico Fermi. Photos @ Simone Bossi. Project BDR bureau

Spazio Trentacinque, Grattacielo Sanpaolo

Tornando verso il centro di Torino, proprio a due passi dalla moderna stazione di Porta Susa, c’è una delle cose da vedere a Torino che, in realtà, è impossibile non notare passeggiando per la città: il Grattacielo Sanpaolo. Nato da un progetto di Renzo Piano e inaugurato nel dicembre 2014, questo edificio è alto 167,25 metri, appena 25 centimetri in meno della Mole. Al suo interno si trovano gli uffici di Intesa Sanpaolo ma anche molti spazi aperti ai cittadini, tra cui un auditorium, un ristorante, un lounge bar e lo Spazio Trentacinque, un luogo luminoso e moderno che può ospitare qualsiasi tipo di evento, dalle mostre d’arte ai workshop di cucina. La terrazza di Spazio Trentacinque si affaccia su un’incredibile serra bioclimatica, con altri 200 metri quadri immersi nel verde, una zona lounge e una vista unica sulla città, sfondo per feste e momenti indimenticabili. A proposito di verde, tutto il grattacielo è costruito a servizio della sostenibilità, per avere il minor impatto possibile sull’ambiente, e tutt’intorno c’è un parco aperto a tutti, vivo e molto ordinato.  

Casa Hollywood

Finiamo questo tour tra i posti più belli di Torino con Casa Hollywood, una palazzina residenziale che prende il nome dalla sala da ballo con cinema e teatro di cui ha preso il posto.
Oggi è un edificio modernissimo che ha mantenuto dell’antico teatro solo il fondale scenico. È facilissimo da riconoscere per le sue aperture irregolari (che offrono agli abitanti di Casa Hollywood scorci pazzeschi sulla città) e per le sue serre verdi bioclimatiche.
Normalmente il palazzo è visitabile solo dall’esterno ma durante i giorni di Open House apre le porte a chiunque voglia vederne gli interni e la terrazza con vista sul centro storico di Torino.

Museo Casa Mollino

Si trova in via Giovanni Francesco Napione, 2, l’ultima residenza del grande architetto, designer e artista d’interni torinese Carlo Mollino. La villa di fine XIX secolo, ripensata e riprogettata da Mollino negli anni ’60, è diventata un museo grazie all’interesse e alla cura di Fulvio e Napoleone Ferrari. Gli interni sfarzosamente curati rivelano tutta la sensibilità di un’artista celebrato anche da Gio Ponti per il suo estro. Inquieto, eclettico, un camaleonte discreto e indagatore, cuorioso e creativo del Novecento da riscoprire. La visita al Museo Casa Mollino avviene per appuntamento, scrivendo a: cm@carlomollino.org
Tra le altre creazioni di Mollino da vedere a Torino ci sono anche il Teatro Regio, la Camera di Commercio e l’Audotorium RAI.

Cosa vedere a Torino / Altri luoghi imperdibili

Per chi ama architettura e design, le cose da vedere a Torino non sono sicuramente finite qui e, tra le tante, una menzione speciale la meritano il Villaggio Leumann di Collegno, uno storico quartiere operaio di fine Ottocento; Docks Dora, vecchi magazzini generali oggi casa di uffici, negozi, atelier e luoghi di cultura e intrattenimento; il Palazzo della Regione progettato da Massimiliano Fuksas e la cui inaugurazione è prevista proprio nel 2021; le otto Case del Quartiere della città con i loro eventi; il nuovo Campus Universitario SanpaoloPalazzo Valperga Galleani, uno storico palazzo a due passi dal Museo Egizio; il nuovo volto della Rinascente; la Sala da ballo Le Roi, progettata da Carlo Mollino; il Teatro Regio, altro capolavoro architettonico di Carlo Mollino proprio nel centro di Torino (tenete d’occhio sito e pagina Facebook perché spesso vengono organizzate visite guidate); il moderno Centro di Biotecnologie Molecolari; Parco Dora, ex stabilimento produttivo di Fiat e Michelin e oggi parco postindustriale grande 450.000 metri quadri; la Biblioteca civica “Dietrich Bonhoeffer”. Ma anche l’Environment Park, il New building Bertola, il parco scientifico tecnologico per l’ambiente; il Mercato Centrale, uno spazio di 4.500 metri quadri con botteghe di artigiani del cibo, aule didattiche, laboratori, uno spazio dedicato agli eventi e una terrazza aperta a tutti e da cui ammirare il centro della città e il mercato all’aperto più grande d’Europa, quello di Porta Palazzo. Il Museo del Design di None Torinese ha chiuso permanentemente, e un nuovo Museo del Design potrebbe aprire nel centro di Torino molto presto.

Torino New Building Bertola - Cosa vedere a Tornio
New Building Bertola / Photo @ Open House Torino

Tra gli eventi e le fiere imperdibili, invece, ci sono Artissima (correlato ad Artissima anche il progetto Art Mapping), Paratissima, The Other Fair, la Torino Design Week, i Graphic Days, Flashback e Open House Torino.

Nota: con un Abbonamento Musei Torino Piemonte, molte delle attrazioni, gallerie e opere citate in questo articolo sono comprese e quindi gratuite.

Cosa vedere a Torino / Le attrazioni più famose

Se siete in viaggio a Torino, che siate nei dintorni per un road trip tra Langhe, Roero e Monferrato, o che abbiate deciso di passare un weekend a Torino per una visita ai luoghi più iconici della città (o a Torino per l’Eurovision 2022), di seguito segnaliamo cosa vedere a Torino di assolutamente imperdibile. Non dovreste mancare il bellissimo Museo Egizio (il più importante del mondo dedicato all’Antico Egitto, dopo il Museo del Cairo); la Mole Antonelliana e il Museo Nazionale del Cinema; il Palazzo Reale di Torino e la Basilica di Superga. Tra le cose da vedere nei dintorni di Torino: la Venaria Reale; la Palazzina di caccia di Stupinigi e il Castello reale di Moncalieri. Solo una piccola selezione di cosa vedere a Torino, ma che si aggiunge a tutti i luoghi meravigliosi che vi abbiamo presentato in questo articolo.


Se questo articolo su cosa vedere a Torino vi è piaciuto,, potreste anche essere interessati ai nostri articoli su Cosa vedere vicino Torino, fra i posti più belli del Piemonte, o sui 22 Musei più belli del mondo; la guida delle città del design di Stoccolma e Copenaghen; quella sulle 21 Città da vedere in Europa; sul Borgo Universo di Aielli; e sulla storia di Hilma af Klint, madre segreta dell’Astrattismo.

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