Cosa vedere a Venezia in un weekend – itinerario completo

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Cosa vedere a Venezia in un weekend o poco più. I posti più importanti di Venezia, ma anche piccole gemme, consigli su dove mangiare e su come vivere al meglio un soggiorno meraviglioso nel capoluogo Veneto.

Cosa vedere a Venezia? Venezia è un incantesimo capace di stregare anche il più accorto visitatore. Regina dell’Adriatico, antica Repubblica Marinara (assieme ad Amalfi, Pisa e Genova), Serenissima: una città-sirena, estratta dall’acqua e messa ad asciugare al sole, fra sempiterne calli, canali, lagune e paludi salate. Un trionfo di stucchi ed eccessi barocchi, marmi chiari e Basiliche galleggianti. Decadente e straordinaria, tanto grandiosa e diversa da ogni altro luogo al mondo, da aver attirato nella sua rete ammaliatrice cantori, poeti e scrittori da ogni angolo del pianeta. Da Goethe a Proust, da Herman Hesse a D’Annunzio, da Dante Alighieri a Petrarca, che a Venezia visse per 5 anni e che alla città dedicò forse i versi più belli (…città d’oro, piena di onori e potente di virtù), ogni anima passata per questi vicoli eterni ha provato a darsi riferimenti, a raccontarla, ad abbozzarla, a scavare nei più remoti angoli della memoria paragoni vani: di fatto, Venezia è unica al mondo.

Città di Marco Polo, Carlo Goldoni e Casanova, e di quell’Aldo Manuzio “stampatore”, a cui si deve la nascita dell’editoria moderna e l’inizio della tradizione tipografica italiana, Venezia ha strabiliato tutti per ingegno e bellezza sin dagli anni più remoti della sua storia, riuscendo a sorprendere per incanto, ma sopratutto per efficienza (tanto da guadagnarsi l’appellativo  di fabbrica moderna) anche il giovane Dante in visita.
Un weekend in questa città Patrimonio UNESCO vi ruberà un bel po’ di pensieri e spazio nel cuore, donandovi in compenso giornate memorabili e un invincibile senso di spaesamento nel momento in cui dovrete separarvene.

In questa guida di viaggio ho messo insieme un lista di cosa vedere Venezia in 3 giorni. Una passeggiata da fare insieme per visitare tutti i luoghi più belli di Venezia e arrivare al cuore della città. Se avete solo 48 ore nella “Laguna”, potreste saltare la gita alle città di Murano e Burano e dedicarvi interamente alla visita di Venezia. Spero che questo articolo su cosa vedere a Venezia vi sia utile e che vi accompagni mano nella mano alla scoperta di una delle città più belle del Mondo.

Cosa vedere a Venezia / Primo giorno

Cannaregio e Quartiere ebraico

Dopo una bella colazione, magari in uno dei tanti eleganti caffè della città, iniziate la vostra giornata alla scoperta di Venezia e dei suoi distretti (o Sestieri) più belli. Tra questi, il quartiere di Cannaregio e quel piccolo mondo di tesori che è lo storico Ghetto ebraico.
Dal Ponte delle Guglie, iniziate con una visita al Ghetto di Venezia, istituito oltre 500 anni fa e tutt’oggi il distretto dove risiede la piccola comunità ebraica di Venezia e dov’è possibile ancora avere un assaggio dell’atmosfera più autentica di questa città. Tra piccole botteghe e pasticcerie di dolciumi kosher, raggiungete la piazza principale (Campo del Ghetto Nuovo) e, se avete tempo, visitate il Museo Ebraico, per saperne di più sulla storia della comunità ebraica veneziana e immergervi nelle atmosfere che hanno ispirato il grande Shakespeare per il suo Mercante di Venezia.

Proseguite la vostra passeggiata nel quartiere di Cannaregio, dirigendovi verso la Chiesa della Madonna dell’Orto, una meraviglia del 1365 con opere del Tintoretto imperdibili. Quello che vi consiglio è di osservarla prima dal Ponte Brazzo, da cui potrete scattare la più bella cartolina della Chiesa, e poi di raggiungerla, per una visita veloce degli interni.

Quartiere Castello e Basilica dei Santi Giovanni e Paolo

Continuate la vostra passeggiata e, superati la Chiesa di San Marziale e il Ponte Chiodo, potrete in poco raggiungere la Chiesa dei Gesuiti e Fondamenta Nuove, e poi da lì, proseguire verso la bella Chiesa in stile rinascimentale di Santa Maria dei Miracoli e, a pochi passi, la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, la cui facciata monumentale fa da spalla alla candida e altrettanto bella facciata dell’Antica Scuola di San Marco. La piazza, Campo SS. Giovanni e Paolo, è un vero incanto, incorniciata da un piccolo canale frequentato da barchette e gondole lente e impreziosita da una statua equestre dedicata a Bartolomeo Colleoni.

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Libreria Acqua Alta

Nelle vicinanze della Basilica dei Santi Giovanni e Paolo troverete la Casa di Marco Polo e poi, passando per il Ponte Conzafelzi (non perdete di scattare una foto a Palazzo Tetta, affiancato da due ponti e circondato su 3 lati dall’acqua), giungerete alla bellissima libreria Acqua Alta di Venezia. Libri usati accatastati in vecchie gondole e mensole interminabili, dove Tigro, gatto sornione, ha appena schiacciato un pisolino. Tra guide di viaggio, mappe polverose, stampe e romanzi d’avventura, questo luogo sospeso nel tempo vi sorprenderà. L’affaccio sul canale è una cartolina perfetta, che vi ruberà il cuore.

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Chiesa di Santa Maria Formosa

Una delle perle che incontrerete lungo la strada, nel bel quartiere di Castello, è la nota Chiesa di Santa Maria Formosa, la cui costruzione risalirebbe addirittura al 639. Affiancata da un candido campanile barocco, la Chiesa custodisce anche un meraviglioso Trittico del Vivarini.

Sosta golosa da Rosa Salva

A questo punto della passeggiata, avrete voglia di mettere in pancia qualcosa di squisito, prima di rimettervi in marcia alla scoperta delle altre bellezze della città. Dopo una veloce visita alla Chiesetta di San Giuliano (San Zulian), raggiungete la storica pasticceria Rosa Salva, al civico 951 di Calle Fiubera, e lasciatevi tentare dalle prelibatezze fresche e golose esposte in vetrina. Potrete ordinare un piatto veloce di pasta fredda o insalate e completare il pasto con un dolce libidinoso da leccarsi le dita. Gelatine, caramelle, zaletti e marzapane, ma anche sfogliate, baicoli e spumiglie.

Scala Contarini del Bovolo

Non tutti conoscono questa piccola gemma, tra i gioielli nascosti di Venezia, e pochi si spingono fino al cuore della città per apprezzarne statura e magnificenza. Eppure, la Scala Contarini del Bovolo spicca dai sui 26 metri di altezza nel sestiere di San Marco da oltre mezzo millennio (fine del XV secolo) e incanta con la sua elegantissima forma a spirale (“bovolo”, appunto, in dialetto veneziano) a metà tra stile gotico e rinascimentale. Dal 2016, la Scala Contarini del Bovolo è aperta al pubblico ed è visitabile durante tutto l’anno. 113 gradini conducono in cima e da lì potrete scorgere il Campanile di San Marco, cupole di chiese maestose e i tetti rossi della città. Vi consiglio di visitarla all’ora del tramonto, per apprezzare tutta la meraviglia di una vista così romantica, e assieme ad essa i colori più belli del giorno accendersi tra le calli di Venezia.

  • Indirizzo: Corte Contarina del Bovolo, Sestiere di San Marco – Venezia. Aperta tutti i giorni, dalle 10:00 alle 18:00. Chiusa il: 1 Gennaio; 15 Agosto; 1 Novembre; 25 e 26 Dicembre. Costo del biglietto: 7 euro.

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Piazza San Marco, Basilica e Campanile

Cosa vedere a Venezia, se non Piazza San Marco? Passeggiare tra le calli di Venezia, perdendovi tra vicoli stretti e canali verdi, lasciandovi confondere e tentare da ogni angolo ancora insesplorato, prima di riaffiorare in Piazza San Marco, ritrovando il respiro in un così vasto spazio e scoprendo un inedito senso di meraviglia difronte a una così straordinaria conquista, è un regalo che dovete farvi almeno una volta nella vita.

Delimitata su tre lati dalle Procuratie, le eleganti arcate colonnate che costituiscono i “portici” della Piazza, e sul quarto dalla Basilica di San Marco, Piazza San Marco è un tripudio di arte e bellezza.

Spendete almeno un’ora a passeggio tra i monumenti più importanti, librerie e caffè storici attorno alla Piazza e, se avete tempo, visitate la Basilica di San Marco, conosciuta anche come “Chiesa d’oro”, non solo per via del “Tesoro di San Marco”, ma anche per le sue preziose decorazioni e mosaici scintillanti. Quella che un tempo era sede dei Dogi della città, divenuta Cattedrale solo nel XIX secolo, custodisce i resti di San Marco, trafugati da Alessandria d’Egitto attorno all’anno 828. Le vicende della trafugazione dei resti dell’Evangelista sono anche narrate nelle lunette della facciata della Basilica, porta d’ingresso a un labirinto di tesori e meraviglie dorate, culminante in quel tripudio di intarsi e mosaici che è la volta della Cupola dell’Ascensione, la più preziosa delle 5 presenti nella chiesa, e la più imponente, con i suoi 43 metri di altezza.

Lasciatevi affascinare dalla facciata in stile gotico-veneziano del Palazzo Ducale, con le sue logge elegantissime e archi ogivali affacciati sulla Piazza e sul molo; oppure salite fino in cima al Campanile di San Marco, che con i suoi oltre 98 metri di altezza svetta risoluto e intoccabile nel cuore della città. Alla sommità della cuspide del Campanile si staglia, sullo sfondo di una laguna dolcissima, la sagoma dell’Arcangelo Gabriele, anch’essa aggiunta alla nuova torre campanaria eretta nel 1912, dopo il crollo del Campanile originario, avvenuto nel luglio del 1902. Se siete a Venezia durante il Carnevale, non perdete lo spettacolo del tradizionale “Volo dell’Angelo”.

Altre cose da vedere nei dintorni di Piazza San Marco sono la Torre dell’Orologio, il Museo Correr e, dal Ponte della Paglia, il famoso Ponte dei Sospiri (e da qui anche Riva degli Schiavoni), che collega il Palazzo Dogale alle Prigioni Nuove e che tradizione vuole sia stato così rinominato per via dei sospiri dei prigionieri della Serenissima, che di qui passavano prima di essere giudicati dagli Inquisitori di Stato.

Se avete ancora tempo, prendete in considerazione l’idea di visitare la Biblioteca Marciana, ospitata nell’ex Palazzo della Zecca di Venezia. Inaugurata nel 1560, la Biblioteca Pubblica di San Marco ospita uno straordinario patrimonio di oltre 1 milione di volumi, 17,000 manoscritti e quasi 3,000 incunaboli.

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Caffé Florian e Gran Caffè Quadri

Prima di concludere la serata in una delle tante taverne tipiche della città, concedetevi una tazza di tè, o cioccolata fumante, in uno dei caffè storici di Venezia, godendovi il via vai dei turisti indaffarati a immortalare cartoline di Piazza San Marco e il volo dei piccioni, mai stanchi di far la spola da una guglia della Basilica alla cuspide del Campanile e viceversa.

Il Caffè Florian, aperto nel 1720 e completamente restaurato nel 2012, è uno dei Caffè storici più belli d’Italia. Amato, ai tempi, dal giovane Casanova, oggi le sue sfarzose sale affrescate sono un richiamo per tanti turisti in cerca di un guizzo di opulente decadenza, quella che tanto celebre ha reso questa strordinaria città. Prendetevi tutto il tempo per gustare un vin brulè o un tè Florian sulle comode poltroncine in velluto rosso, tra specchi, stucchi e dipinti di Giacomo Casa e Cesare Rota. Il conto è abbastanza salato, ma l’esperienza è dolcissima.

Se volete sottrarvi alla coda di turisti in attesa di accedere al Florian, ma volete gustare una cioccolata calda in un ambiente storico e sfarzoso affacciato sulla Piazza principale di Venezia, vi basterà raggiungere il lato opposto (Procuratie Vecchie) e accomodarvi, così come spesso fecero Stendhal, Proust, Alexandre Dumas padre e Wagner, ad uno dei tavoli del magnifico Grancaffè Quadri, in attività dal 1775. Alla sontuosa bellezza dello storico locale ottocentesco, si sono aggiunti nel 2018 gli arredi del celebre designer Philippe Starck, che hanno rinnovato lo splendore di un luogo romanticissimo, che vi consiglio di non perdere assolutamente.

Ponte di Rialto e cena

Siete arrivati alla fine di questa giornata, ma non potete tornare in hotel, prima di aver passeggiato sul romantico Ponte di Rialto e messo in pancia qualche tipica prelibatezza della cucina veneziana. Di ristoranti, trattorie e bacari in cui fermarsi per un drink e stuzzichini, o per un piatto sostanzioso, ce ne sono molti in città. Tra quelli che vi consigliamo e che ci sono piaciuti di più ci sono Ai Rusteghi (per un drink) e l’Osteria Santa Marina, a due passi dal Ponte di Rialto; il ristorante Antica Carbonera (Sestiere di San Marco); l’osteria L’Orto dei Mori e il ristorante-bacaro Al Timon Bragozzo, entrambi a Cannaregio.

Cosa vedere a Venezia / Secondo giorno

Cosa vedere a Venezia, se amate l’arte e il design come me? Dedicate la vostra seconda giornata di viaggio a Venezia alla scoperta del quartiere di Dorsoduro, non solo perché ricco di gallerie, musei e botteghe d’arte, ma anche perché tra le sue calli potrete trovare il meglio della città, senza l’ingombro della folla nelle vie del centro, gustare ottimi vini e cicchetti e godervi la più bella vista sul Canal Grande.

Dalla Stazione di Venezia Santa Lucia, attraversate il Ponte degli Scalzi e iniziate la vostra passeggiata in direzione Dorsoduro, facendo una prima tappa a Santa Maria dei Frari.

Basilica dei Frari

La Basilica minore dei Frari (o Santa Maria Gloriosa dei Frari), nel sestiere di San Polo, è una Chiesa a tre navate e in stile gotico “francescano” del XIV secolo; di fatto (dopo la Basilica di San Marco), è la chiesa più grande della città. La Basilica poggia su 12 colonne, tanti quanti sono gli apostoli, e custodisce moltissimi meravigliosi dipinti, tra i quali la Pala Pesaro e la Pala dell’Assunta di Tiziano e il Trittico dei Frari di Giovanni Bellini, ma anche opere di Vivarini e i Monumenti funebri a Tiziano e ad Antonio Canova. Quello di Canova, terminato agli inizi del XIX secolo dai suoi allievi, e dalla singolare forma piramidale, custodirebbe il cuore dell’artista, sepolto a Possagno, in provincia di Treviso.

Dopo la visita alla Basilica di Santa Maria dei Frari, dirigetevi nel quartiere di Dorsoduro. Raggiungete la Casa di Carlo Goldoni e attraversate il ponte proprio difronte all’abitazione storica (Rio de S. Toma). Da lì proseguite in Calle Venier, quindi in Calle Foscari e, visto che siete nelle vicinanze, se avete tempo, visitate il Ca’ Rezzonico, il Museo del Settecento Veneziano, con sale sfarzose ricche di stucchi dorati, decorazioni e dipinti, a cui si accede attraverso la grande scala d’onore del Massari.

Gallerie dell’Accademia e Ponte dell’Accademia

Proseguendo la passeggiata nel quartiere di Dorsoduro, prendendovi tutto il tempo per osservare le vetrine dei negozi e botteghe d’arte che si susseguono nel quartiere, giungerete alle Gallerie dell’Accademia, custodi delle più importanti opere scultoriche e pittoriche veneziane dal XIV al XVIII secolo, creazioni di artisti come Giorgione, Tiepolo, Tiziano, Mantegna, Bellini, Vivarini, Canaletto e Antonio Canova.

A pochi passi dal Complesso della Carità che ospita le Gallerie dell’Accademia, riuscirete ad intravedere una delle più belle “cartoline” di Venezia, che apprezzerete ancor meglio di lì a poco, una volta in cima al Ponte dell’Accademia. Inaugurato nella prima metà del XX secolo, completamente restaurato e riaperto al pubblico nel 2018 (sebbene non avesse mai smesso di collegare le due sponde), il Ponte dell’Accademia, con i suoi 165 gradini, è uno dei 4 ponti che attraversano il Canal Grande e probabilmente quello da cui si goda la vista più bella di Venezia, o almeno, una delle più iconiche della città. Non perdete una piccola sosta sul ponte per una foto ricordo davvero romantica.

  • Gallerie dell’Accademia, Campo della Carità, Dorsoduro 1050. Aperte il lunedì: dalle 8.15 alle 14.00. Da martedì a domenica: dalle 8.15 alle 19.15. Prezzo del biglietto: circa 15 euro.

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Andar per ombre Al Bottegon

I veneziani sanno che ogni ora è buona per un cicchetto e un’ombra de vin, ossia per uno stuzzichino che spezzi i morsi della fame, accompagnato da “un’ombra”, ossia da un bicchiere, di buon vino. Quella tutta veneziana dei cicchetti è un’esperienza da fare, soprattutto se volete mangiare qualcosa di gustoso in un ambiente informale, ma autentico e… low cost.

Piccole osterie, bar e vinerie che offrono assaggi di antipasti sfiziosi, bollicine e spritz, sono detti comunemente bacari e si riconoscono di solito dalla folla di persone in piedi davanti a un bancone pieno di assaggi deliziosi, godersi un bicchiere di buon vino in una contagiosa atmosfera di convivialità. I cicchetti, sono piccole fette di pane su cui vengono serviti assaggi di salumi, pesce e formaggi, ma comprendono anche verdure pastellate e fritte, tramezzini, crocchete e arancini di riso.

Uno dei bacari imperdibili di Venezia, e il nostro preferito, è l’osteria ed enoteca Al Bottegon (Cantina Schiavi). I cicchetti della signora Alessandra sono come le ciliegie, uno tira l’altro. Ordinatene 5 o 6, scegliendoli dal bancone espositivo, e lasciatevi consigliare sul vino da accompagnare al vostro spuntino leggendario. Ci sono cicchetti per tutti i gusti: da quelli con le sarde in saor a quelli al tonno, dalle uova e tartufo, al baccalà, fino ai panini, e agli assaggi di salumi e formaggi. Si mangia in piedi e ci si ritrova a fare amicizia davanti a un buon bianchetto o a uno spritz. Tappa imperdibile.

Se avete tempo, a pochi passi da lì troverete lo Squero di San Trovaso, dove potrete vedere da vicino come vengono costruite, decorate e riparate le tradizionali imbarcazioni veneziane.

  • Al Bottegon, Dorsoduro 992, Fondamenta Nani. Chiuso la Domenica. Aperto dal Lunedì al Sabato, dalle 08:30 alle 20:30. 

Collezione Peggy Guggenheim

Sulla lista di cosa vedere a Venezia, e su quella dei musei di Venezia da non perdere, dovreste assolutamente includere la Collezione Peggy Guggenheim, ospitata nel complesso di Palazzo Venier dei Leoni, di poprietà della famiglia Guggenheim dal 1949. Peggy Guggenheim, nipote del celebre Solomon R. Guggenheim (proprio quello del noto museo di New York disegnato da Frank Lloyd Wright), è stata una meravigliosa artista del secolo scorso, che ha soprattutto scoperto e dato voce a tanti artisti moderni, organizzando mostre ed esibizioni uniche in tutto il mondo (fu lei ad organizzare la prima mostra di Vasily Kandinsky) e collezionando una serie di opere di arte moderna straordinarie, che oggi fanno parte della sua collezione e che che potrete apprezzare nel corso della vostra visita a questo museo davvero speciale.

Da Balla a Boccioni, da Salvador Dalì a Giorgio de Chirico, passando per Giacometti e Klee, fino a Mondrian, Pollock, Picasso e Mirò… Vi sorprenderete di quanti capolavori di arte moderna e contemporanea questa donna fantastica sia riuscita a mettere insieme. Uno dei musei più belli di Venezia e uno dei più importanti nel mondo, che espongano arte americana ed europea del XX secolo.

  • Collezione Peggy Guggenheim, Palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro 701. Chiuso il martedì. Aperto dal mercoledì al lunedì, dalle 10:00 alle 18:00. Prezzo del biglietto: 15 euro.

Basilica di Santa Maria della Salute

Nella lista di cosa vedere a Venezia, non può mancare la bellissima e barocca Basilica di Santa Maria della Salute, realizzata nel corso del XVII secolo come voto alla Vergine Maria, affinché protegesse la città da un’altra terribile peste, come quella che aveva afflitto Venezia intorno al 1630 e che aveva, di fatto, decimato la popolazione.

La Basilica di Santa Maria della Salute affaccia sul Canal Grande e svetta dominante, con la sua doppia cupola seicentesca, nelle più belle cartoline di Venezia, scattate dal Ponte dell’Accademia. L’interno è maestoso, arioso e coinvolgente, con sei cappelle ai lati della cupola principale, impreziosite da alcune opere pittoriche di artisti come Tiziano e Tintoretto (tra cui Le Nozze di Cana), che valgono davvero una visita.

Punta della Dogana

Dove il Canal Grande e il Canale della Giudecca si incontrano, proprio accanto alla Basilica di Santa Maria della Salute e nell’antico complesso Dogana da Mar, si trova Punta della Dogana, uno dei musei d’arte contemporanea da non perdere a Venezia. Il Museo ospita, tra le altre, le opere della Fondazione François Pinault F. La struttura di oltre 5,000mq, con le sue ariosissime sale in cemento armato, sono frutto di un restauro di oltre 20 milioni di euro, commissionato da Pinault eopera dell’architetto nipponico Tadao Ando. Uno dei luoghi da non mancare anche durante la Biennale di Venezia.

  • Punta della Dogana, Dorsoduro 2. Chiuso il martedì. Aperto tutto i giorni dalle 10:00 alle 19:00. Prezzo del biglietto 15 euro. Ingresso gratuito, se avete già visitato Palazzo Grassi.

Palazzo Grassi

Il biglietto acquistato per la visita a Punta della Dogana consente l’ingresso anche a Palazzo Grassi, un altro museo imperdibile per gli amanti dell’arte contemporanea e altro grande gioiello del milionario e collezionista d’arte François Pinault.

Dopo aver scattato foto ricordo dalla terrazza panoramica di Punta della Dogana, lasciate il museo e tornate indietro lungo la via che avete percorso durante la giornata. Attraversate il Ponte dell’Accademia, superate Campo Santo Stefano e raggiungete Campo San Manuele: qui troverete Palazzo Grassi, l’ultimo Palazzo storico della città ad esser stato realizzato prima che la Repubblica di Venezia cadesse. Realizzato nel XVIII secolo su disegno di Massari, Palazzo Grassi è un trionfo di bellezza, con grandi scalinate, affreschi, stucchi e sale affacciate sul Canal Grande in cui sono esposte opere di giovani talenti.

  • Palazzo Grassi, Campo San Samuele 3231. Chiuso il martedì. Aperto tutto i giorni dalle 10:00 alle 19:00. Prezzo del biglietto 15 euro. Ingresso gratuito, se avete già visitato Punta della Dogana.

Cena da Gam Gam

Concludete il vostro viaggio a Venezia da dove lo avete iniziato, e cioè nel piccolo quartiere ebraico di Venezia, a Cannaregio, per una cena autentica e super gustosa da Gam Gam. Più o meno a metà strada tra il Ponte delle Guglie e Campo di Ghetto Nuovo, questo piccolo ristorante a conduzione familiare serve piatti kosher dal 1996 ed è in poco tempo divenuto uno degli indirizzi di cucina kosher (cucina ebraica) più apprezzati nel mondo. Ordinate la tradizionale “Matza ball soup”, ma assaggiate anche il cous cous di pesce e i carciofi pastellati, tra i piatti speciali del locale.

Cosa vedere a Venezia / Terzo giorno

Dedicate la terza giornata alla visita di alcune delle più belle isole della laguna veneta. Da Giudecca a Torcello, di approdi felici ce ne sarebbero, ma noi vi consigliamo di non mancare una sosta a Murano e Burano, iconiche e famosissime, quanto imperdibili.

Con un biglietto giornaliero di 20 euro, della durata di 24 ore, potrete salire e scendere dai vaporetti in ogni momento, e decidere di visitare anche altre isole.

Murano – cosa vedere

Da Piazzale Roma, e proprio di fronte alla stazione Santa Lucia, partono i vaporetti che conducono a Murano. Potete prendere il 4.2, che prevede fermate intermedie o il 3, che invece è diretto. Da Venezia centro, invece, potrete prendere il 4.1.

Le fornaci che un tempo fiammeggiavano nell’operosa Venezia dei primi secoli dello scorso millennio, e che tanti incendi avevano innescato nella Serenissima, minacciandone bellezza e ordine pubblico, furono spostate a Murano, e cioè in un luogo pur sempre vicino alla città, ma abbastanza lontano da non tubarne il sereno, nel corso del XIV secolo. E Murano, di cui pochi allora nel mondo potevano vantarsi di aver già sentito parlare, finì di colpo sulla mappa dei luoghi d’arte più importanti del tempo. Da quelle fornaci ribollivano le forme e i sogni di mastri vetrai celeberrimi, l’economia della Laguna, la cultura artistica di un’intera civiltà. Tutt’ora, i vetri di Murano sono tra le creazioni più preziose del mondo e un salto al Museo del Vetro di Murano vi rivelerà tutta l’immensità di una storia bellissima.

Oltre al Museo del Vetro, potrete visitare il Duomo di Murano (la Basilica dei SS. Maria e Donat0), Campiello Italo Svevo, Campo Santo Stefano, fare shopping nei negozietti attorno ai canali, per riportare a casa un souvenir colorato e assistere alla lavorazione del vetro in una delle note fornaci dell’isola. La visita alle fornaci è di solito gratuita e vi mostrerà tutta l’arte dei maestri vetrai nel filare il vetro e soffiarlo per farne forme meravigliose e piene di estro.

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Dedicate la mattinata alla visita dell’isola di Murano e poi da qui (stazione Murano Faro) prendete il vaporetto che conduce a Burano.

Burano – cosa vedere

Se Murano è la patria del vetro, Burano è l’isola del tradizionale merletto (buranello) lavorato al tombolo, e delle case colorate affacciate sulla laguna. L’isola di Burano vi sorprenderà, infatti, per il colore acceso delle abitazioni che abbracciano i canali e che tradizione vuole siano state dipinte così dai pescatori della zona, in modo tale che potessero distinguere facilmente la propria casa di ritorno dalla pesca.

Passeggiate tra i vicoli multicolori dell’isola, per giungere a Piazza Galuppi e concedervi un drink in uno dei locali affacciati sulla piazza, o per fare shopping in una delle tante botteghe del centro. A pochi passi, potrete trovare il Campanile storto di Burano, e divertirvi a fotografarlo da diverse angolazioni e il Museo del Merletto (la visita è gratuita, se avete già visitato il Museo del Vetro di Burano). Infine, raggiungete Da Primo, uno degli storici ristoranti di Burano, per assaggiare il famoso Risotto di gò, dal nome del pesce (ghiozzo) con il quale si prepara, altri piatti della cucina veneta e buranella, o semplicemente per uno spritz e stuzzichini, prima di rimettervi in marcia.

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Dove dormire a Venezia:

Il modo più pratico e veloce per visitare la città, soprattutto se avete pochi giorni a disposizione, è quello di prendere un hotel vicino alla Stazione Santa Lucia (e/o a Piazzale Roma). Se, come noi, arriverete a Venezia in treno, questa è la soluzione migliore per lasciare subito i bagagli o lo zaino in hotel e partire immediatamente alla scoperta della città. In quato modo salverete anche un po’ di tempo al momento della partenza. Noi abbiamo soggiornato per 4 notti al comodissimo BW Premier Collection CHC Continental Hotel, in via Lista di Spagna, e ci siamo trovati benissimo. Non siamo stati ospiti della struttura, e, anzi, abbiamo prenotato l’hotel davvero all’ultimo minuto. Tutte le stanze sono state rinnovate di recente e sono modernissime, pulite e luminose. A questo link, tanti altri Hotel di Venezia che potrebbero piacervi.

Cosa vedere a Venezia e dintorni

Tra le altre attrazioni principali di Venezia da vedere e che vi consigliamo, ci sono anche: Teatro La Fenice, Giardini della Biennale di Venezia (dove si tiene l’Esposizione Internazionale d’arte), Lido di Venezia (soprattutto se siete appassionati di cinema, perché è qui che si tiene ogni anno la rassegna cinematografica di Venezia), il Museo Ca’ Pesaro, Ca’ D’oro e L’Arsenale di Venezia.

Altre grandi città vicino Venezia da vedere sono: Treviso, Belluno, Verona, Rovigo, Padova e Verona. Altre a non troppa distanza, ma fuori dalla Regione Veneto, sono Ferrara, Mantova, Ravenna, Brescia e le perle del Lago di Garda, da Limone sul Garda a Sirmione. In 2 ore di treno potrete anche raggiungere Trieste e da lì, in circa 1:30 minuti, Lubiana, verdissima capitale della Slovenia.


Se questa guida su cosa vedere a Venezia e dintorni vi è piaciuta e state cercando ispirazione per un viaggio in Italia, potreste anche essere interessati a un viaggio in Puglia tra le più belle Masserie del Salento, o in Sicilia, tra gli agriturismi in Sicilia più belli, oppure a un bellissimo weekend in Costiera Amalfitana.

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  1. Ciao! Ottimo itinerario… È il mio sogno visitare Venezia ed ora che mi sono trasferita a Padova diventerà presto realtà😊
    Essendo piuttosto vicina ho intenzione di visitarla in giornata, ma a quanto vedo dal tuo articolo dovrò fare una bella (e difficile) scelta tra le tante cose da vedere! Al massimo ci ritornerò… grazie per gli spunti😉

  2. La Libreria Acqua Alta è di sicuro tra le più suggestive Librerie che abbia mai visto, particolare ed unica, ma soprattutto caratteristica del panorama veneziano. Va sicuramente inserita tra le principali cose da vedere durante il proprio weekend a Venezia!

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