Viaggio in Umbria, alla scoperta di borghi bellissimi, paesaggi rurali, misticismo, artigianato e gastronomia. Cosa vedere in Umbria, in un road trip nel cuore d’Italia.
Cosa vedere in Umbria? Perdersi nella campagna riarsa dal sole a metà strada tra Montefalco e Spoleto, nel cuore verde dell’Italia punteggiato di uliveti e vigneti rinomati, in un territorio disseminato di borghi, abbazie ed eremi arroccati… Se state anche voi pensando di organizzare un weekend in Umbria, o una vacanza più lunga per andare alla scoperta delle meraviglie che questa Regione italiana straordinaria ha da offrire, siete nel posto giusto.
In questa guida su cosa vedere in Umbria ho raccolto tutti i miei appunti di viaggio e le scoperte fatte durante un road trip avventuroso e magnifico nel cuore pulsante della Penisola. Sarà l’estate degli agriturismi, delle seconde case, delle case di amici, delle case di campagna. Estate di tuffi tra ulivi e ginestre, e di passeggiate tra i borghi più belli d’Italia. Non c’è (non ci sarà) bisogno di andare lontano. Alcune regioni custodiscono storie che nessuno vi racconterà altrove. L’Umbria è una di queste, e noi l’abbiamo scelta come meta perfetta per un viaggio in macchina di 10 giorni, fra paesaggi naturali spettacolari, fiabe antiche e tradizioni ancora vive, piccoli centri annoverati fra i paesi più belli d’Italia, ma anche tanto divertimento, degustazioni e buona cucina.
Che stiate cercando cosa vedere in Umbria in 3 giorni o più, in questo articolo troverete tutti i posti più belli dell’Umbria, o almeno, i luoghi imperdibili e assolutamente da visitare, con alcune note sugli hotel e agriturismi in Umbria dove abbiamo soggiornato noi, e qualche indirizzo per assaggiare i piatti della classica cucina umbra, accanto a un calice di immancabile Passantino.
- La mappa dei posti in Umbria che vi consiglio di non perdere.
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Cosa vedere in Umbria – primo giorno
Un viaggio in Umbria alla ricerca delle bellezze naturali del territorio non può prescindere dalla visita alle spettacolari Cascate delle Marmore. Dopo una sosta al borgo di Piediluco e all’omonimo Lago, il secondo lago naturale per grandezza in Umbria, potete visitare le Cascate delle Marmore, scegliendo uno dei diversi percorsi segnalati, dalla diversa lunghezza e difficoltà, per scoprire gli angoli scenografici di quest’area naturale meravigliosa.
Narni
Se avete già visitato il sito in passato, o non pensate di includerlo fra le cose da visitare in Umbria durante questo road trip, quello che vi consigliamo è di dedicare la prima giornata di viaggio alla scoperta di alcuni dei borghi umbri più belli. Dopo una brevissima sosta alle Mole di Narni, piscine naturali dall’acqua smeraldina, create da gole in cui fluisce il Nera, e di cui molti approfittano per un bagno rinfrescante nelle giornate più calde dell’estate (a loro rischio e pericolo, vista la possibilità che la diga si apra e il livello dell’acqua si alzi improvvisamente), arriviamo finalmente nella bellissima Narni. Il borgo raccolto e incantevole, ricco di scorci e botteghe in cui intrattenersi per un acquisto speciale, chiese e scalinate in pietra, ha ispirato le famosissime “Cronache di Narnia” di Clive Staples Lewis, ed è noto per la sua annuale “Corsa all’anello”, oltre che per essere considerato l’ombelico d’Italia, ossia il centro geografico della Penisola (primato rivendicato pure da Rieti, Lazio). Da visitare a nel centro di Narni ci sono: le antiche Porte della città, da Porta del Votano, a Porta Romana, fino a Porta delle Arvolte; il Palazzo dei Priori e Palazzo del Podestà; la Cattedrale di San Giovenale; la Chiesa di Santa Maria Impensole; la Chiesa di San Domenico; la Rocca di Narni; e anche Narni sotterranea (anche se noi abbiamo preferito a questa, una passeggiata in lungo e in largo per il borgo). Appena fuori dal centro, potrete avvistare il Ponte di Augusto, o visitare altri siti nei dintorni di Narni, dalla bellissima Abbazia di San Cassiano, al Castello di San Girolamo, dal Palazzo Albornoz, al Sacro Speco di San Francesco, a cui si giunge dopo un percorso un po’ tortuoso, ripagato dalla pace di un luogo che il Santo aveva scelto come tappa dei suoi viaggi a Roma. Se siete sui passi di San Francesco, a poca distanza da qui, oltre il confine con il Lazio e nella “Valle Santa” del reatino, potrete visitare anche il Santuario di Greccio, dove nel 1223 San Francesco darà vita al primo Presepe della storia.
Dopo un pranzo veloce in una delle taverne tipiche del centro (noi abbiamo pranzato nel cortile del Ristorante La Loggia), in cui assaggiare i piatti tipici della cucina umbra, dal cremoso e delicatissimo uovo al tartufo, ai manfricoli alla Narnese; dal cinghiale con polenta, allo stracotto al ciliegio, passando per la Faraona alla leccarda; rimettetevi in macchina verso uno dei borghi dell’Umbria imperdibili: la “città ideale”.
Todi
Ero stata a Todi tanto tempo fa, ma rivederla durante l’”estate del COVID”, per nulla affollata dai turisti, soleggiata e tranquilla, ci ha dato l’opportunità di esplorarla in completa libertà e di inoltarci in ogni angolo quasi come in una caccia al tesoro, amandola profondamente. Prima tappa di un viaggio a Todi è un gelato in Piazza del Popolo, abbracciati da alcuni dei monumenti ed edifici più importanti, da Palazzo del Popolo e Palazzo del Capitano, fino alla scenografica Cattedrale dell’Annunziata. A pochi passi dalla piazza, un belvedere da cui godere di una vista magnifica sulla Valle del Tevere, e la meravigliosa Chiesa di San Fortunato, a cui si accede da una monumentale scalinata in pietra, che conserva i resti del celebre poeta Jacopone da Todi. Ridiscendendo dal centro di Todi, non perdete uno scatto al bellissimo Tempio della Consolazione, progettato su disegno di Bramante. Se amate l’arte e il design, non perdete il CAOS – Centro per le Arti Opificio Siri, ma soprattutto una visita alla Casa Dipinta (via delle Antiche Mura, 21), la casa dell’artista Patrick Ireland e di sua moglie Barbara Novak: un’opera d’arte unica e sorprendente, con spazi coloratissimi e installazioni d’autore (visite su prenotazione).
Spoleto
Si riparte in direzione di Spoleto, una delle più belle città dell’Umbria (a noi è piaciuta moltissimo!) e sulla strada potreste fermarvi per una visita alla Chiesa di San Nicolò a San Gemini, ad Acquasparta o all’Eremo di Sant’Onofrio. Il primo luogo che ci accoglie a Spoleto è l’incantevole terrazza con giardino all’italiana del nostro hotel. Palazzo Leti è una Residenza d’epoca nel cuore della città, con stanze dai decori sfarzosi e una straordinaria vista sulla vallata spoletina, il bosco sacro di Monteluco, un fitto alveare di querce, lecci sempreverdi, faggi, castagni, biancospino, ginepri e ciliegi selvatici, sulla via Francigena. Dall’hotel alle vie principali del centro di Spoleto ci si impiega una manciata di minuti a piedi, passando tra le calli acciottolate delle vie residenziali, fino a sbucare in Piazza del Mercato (coloratissima e brulicante di bar e ristorantini all’aperto) e da lì a raggiungere le attrazioni principali di Spoleto in un attimo. Fate tappa a Piazza Duomo, per visitare la Cattedrale di Santa Maria Assunta, con meravigliosi affreschi e mosaici, e dove potrete ammirare la Lettera autografa di San Francesco a Frate Leone, e poi la Casa Romana, della famiglia dell’imperatore Vespasiano Polla. È qui che sono state girate le scene delle ultime stagioni di Don Matteo, con Terence Hill e Nino Frassica, per cui divertitevi a ritrovare i luoghi della serie intorno a voi, magari mentre vi gustate un aperitivo da Tric e Trac. Dovrebbe quasi essere ora di cena, per cui cercate un posticino carino tra quelli che troverete nel meraviglioso centro storico e concludete la serata in bellezza, con un piatto di pasta al tartufo nero e un calice di rosso della zona.
Se avete più tempo e volete godervi la città con più calma, tra le altre cose da vedere a Spoleto, non perdete la Rocca Albornoziana, il monumentale Ponte delle due Torri, costruito tra XIII e XIV secolo e alto oltre 80 metri, la Basilica di San Salvatore e il Palazzo Callicola, con la Galleria d’Arte Moderna “G. Caradente”, l’Appartamento Nobile e la Biblioteca Caradente.
Prima di lasciare la città per la Valnerina, dall’auto abbiamo avvistato una chiesa in pietra appollaiata sulla cima di una ripida scalinata seicentesca e abbiamo deciso di farvi tappa. Vi suggeriamo di fermarvi per una veloce visita alla Chiesa di San Pietro (Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Spoleto) non solo per la bellezza del luogo, ma anche per la vista privilegiata sulla Rocca Albornoziana.
Cosa vedere in Umbria – secondo giorno
Il secondo giorno di questo viaggio in macchina in Umbria, tra i borghi più belli della Regione, lo abbiamo passato a esplorare le bellezze di un territorio straordinario e ricco di luoghi dal fascino perso nel tempo: la Valnerina. Un’area geografica spettacolare che l’Umbria condivide con Marche (Monti Sibillini) e Lazio e che riserva non poche sorprese. Attraversata dal Fiume Nera, questa zona annovera moltissimi borghi, ma anche parchi e riserve naturali, dall’Area Naturale Protetta Regionale Parco Fluviale del Nera alle Cascate delle Marmore, che pure fanno parte di questo territorio.
Non ci siamo spinti fino a Cascia e a Castelluccio di Norcia, che in estate si riempie di turisti per via delle spettacolari fioriture dei campi coltivati a lenticchia, ma abbiamo dedicato il nostro tempo alla visita dei centri più piccoli e caratteristici, da Scheggino a Vallo di Nera, non sempre menzionati nelle guide, eppure bellissimi.
Scheggino
Una rocca medievale che domina la vallata, il piccolo borgo di case in pietra lambito dalle acque del Nera, e 500 anime ad animare i vicoli acciottolati del paese, fanno di Scheggino uno dei borghi della Valnerina più belli. Lo abbiamo visitato in circa un’ora, arrampicandoci fino al punto più alto dell’abitato e perdendoci fra i sottopassaggi, viottoli e sentieri che si snodano fra un’abitazione e l’altra, per poi fare tappa alla meravigliosa Chiesa di San Nicola, proprio al centro di Scheggino. Piccola e preziosa, con un abside interamente affrescato e un’atmosfera di serenità infinita, che vi concederà un momento di pace fra una scoperta e l’altra. A pochi passi dalle casette in pietra del cuore di Scheggino, troverete il parco di salici piangenti con le placide fonti di Valcasana e l’antica peschiera. Da qui, dalla Porta Valcasana, si poteva raggiungere la storica “Via del Ferro”. Se avete tempo, potete visitare il Museo Urbani, dedicato alla storia del Tartufo (il diamante nero di Scheggino), o praticare attività come il rafting o il canyoning.
Vallo di Nera
Probabilmente il borgo della Valnerina più bello o, almeno, quello che più è piaciuto a noi, è stato Vallo di Nera. Una vera scoperta, perché meno segnalato rispetto ad altre località umbre, ed è invece un vero gioiello. Inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia e Borgo Bandiera Arancione del Touring Club, Vallo di Nera è un pugno di case in pietra raccolte e cinte da mura, che si sviluppa nella sua originale pianta urbanistica medievale. Un centro di circa 400 anime, abbracciato dal verde della Valnerina e in cui la vita scorre a ritmi lenti e rilassati. Passeggiare tra le stradine acciottolate di Vallo di Nera, inerpicandosi fino alla Chiesa di San Giovanni, tra vicoli assolati e piccoli cortili di panni stesi e vasi di fiori, viuzze sormontate da archi e viti rampicanti splendenti al sole, è stato come ritrovarsi in un’epoca diversa, antica e ricca di semplice splendore. Visitate il paese a piedi, divertendovi a scovare ogni angolo caratteristico del borgo e fate tappa alla “Casa dei Racconti“, per scoprire di più sulle “vallanate”, storie popolari e iperboliche della cultura locale, prima di proseguire per uno dei tanti sentieri che da Vallo di Nera dipartono, alla volta dei Castelli della Valnerina, e dei borghi più caratteristici di questo angolo sud-orientale dell’Umbria. Nelle vicinanze, anche il meraviglioso Eremo Della Madonna Della Stella.
Cerreto di Spoleto
Da Vallo di Nera, dopo aver superato l’Abbazia di Santa Maria de Ugonis (la troverete alla vostra sinistra, lungo la strada), potete fare una breve tappa a Cerreto e a Ponte di Cerreto. Cerreto di Spoleto (conosciuto anche come “Paese dei Ciarlatani”, per una citazione del 1612 nel Dizionario della Crusca, che con questo appellativo si riferiva agli abitanti del borgo), è un piccolo centro arroccato in posizione strategica sul fiume Nera, e cinto del verde di foreste di cerri e boschetti di pioppi. Da visitare, oltre al cuore medievale e alla Chiesa di Santa Maria Delibera (o del Soccorso), anche il Monastero di San Giacomo, oggi sede del Centro per la Documentazione Antropologica.
Una breve visita la merita anche Ponte di Cerreto, frazione di Cerreto con il suo picco abitato abbarbicato su uno sperone roccioso a circa 441 metri di altezza, e di cui ci restano alla mente un’antica fontana in pietra da cui sgorga acqua montana purissima e la Pieve romanica di Santa Maria Assunta. Non c’è molto da fare e non molti turisti si spingono fin qui, e questo potrebbe spiegare gli sguardi curiosi dei pochi abitanti del borgo all’arrivo di visitatori, ma in una calda giornata estiva, attingere alla fonte e rinfrescarci con acqua ghiacciata, prima di sederci nei pressi della Pieve per riprendere fiato, è stato un momento speciale del nostro viaggio e vi consigliamo di non perderlo.

Postignano
Da vecchio centro abbandonato a borgo-gioiello, il borgo di Castello di Postignano (frazione di Sellano) è stata una delle tappe a sorpresa del nostro viaggio alla scoperta dei posti più belli della Valnerina. Ci siamo capitati quasi per caso e abbiamo avuto modo di scoprirne caratteristiche e storia, innamorandocene subito. Fu fondato intorno al IX – X secolo, e dagli inizi del ‘900 ha iniziato a spopolarsi, finendo per rimanere quasi totalmente abbandonato dopo il terremoto del 1997. Un corposo lavoro di restauro concluso nel 2011 ha restituito a Postignano una bellezza unica e senza tempo, quella che aveva già notato il fotografo Norman F. Carver Jr. nel 1979, definendo Postignano “l’archetipo dei borghi collinari italiani“.
Postignano è dal 2016 uno dei Borghi più belli d’Italia e domina dalle pendici del Monte Perugia, con le sue case in pietra color pastello, la Valle del Vigi. Fate tappa qui a ora di pranzo, prendendo posto al ristorante “La Casa Rosa“, per assaggiare i piatti della cucina tipica del posto. Pane tostato con olio dell’azienda Viola di Foligno, tortino di farro e un calice di Passito di Caldaia… Già basta questo a rendere tutto più magico. La visita a Postignano non può dirsi completa senza una visita alle botteghe del centro e alla meravigliosa piscina del Relais (se non siete ospiti dell’Hotel, potete chiedere ai proprietari di scendere a dare un’occhiata), dalla quale si gode di una delle viste più belle in assoluto del borgo.
Sellano
A Sellano, centro medievale fondato dai romani nell’84 d.C., abbiamo fatto solo una sosta velocissima, dopo la visita al Castello di Postignano. Nei dintorni del borgo ci sono tante altre meraviglie da scoprire, dal centro di Commoro (che appare già bellissimo quando lo avvisterete dalla strada) e alla Cappella della Beata Vergine di Piedicammoro, fino a Pupaggi e Villamagina. La scelta, in questo territorio punteggiato di borghi medievali, è infinita.
Cosa vedere in Umbria – terzo giorno
Il terzo giorno del nostro viaggio in Umbria lo abbiamo dedicato alla scoperta di alcuni dei borghi più famosi della Regione, tra conferme e qualche delusione.
Campello sul Clitunno
Prima tappa della giornata è stata Campello sul Clitunno a circa 10km da Spoleto. Abbiamo visitato la parte fortificata di Campello Alto, un cuore di case cinte da possenti mura oltre le quali si allungano distese di ulivi argentei e piccoli frantoi di famiglia, dove fermarsi per una degustazione o per un acquisto goloso. Il borgo di Campello Alto si visita in fretta e in libertà, spesso prima di una tappa alle più note Fonti del Clitunno. Raccomandazione importante: da Campello Alto non seguite le indicazioni di Google maps verso le Fonti del Clitunno, perché conducono a una frazione senza uscita e da cui sarà difficile svincolarsi con la macchina (abbiamo fatto questo errore e con noi altre auto. E questo ci ha portato via una buona mezz’ora). Riscendete a Campello Basso e poi da lì impostate il gps.
Le Fonti del Clitunno, alimentate da sorgenti sotterranee, sono una tappa ideale se volete spezzare la visita dei borghi con un po’ di natura. La visita, a pagamento, richiede comunque un po’ di tempo, per cui potreste dover rinunciare a una delle altre tappe in programma, qualora decidiate di visitarle. Nel caso, non perdete il Tempietto del Clitunno, tra i monumenti Longobardi in Italia annoverati dall’UNESCO fra i Patrimoni Mondiali dell’Umanità.
Nelle vicinanze, e sulla strada verso Trevi, potete far sosta a Pissignano Alto (frazione di Campello sul Clitunno), con la sua rocca del XII secolo e le sue torri angolari.
Trevi
Dalla strada lo vedrete già, ergersi in tutta la sua bellezza. Un borgo a forma di spirale, una chiocciola di case arroccate fra gli ulivi, alle pendici dell’Appennino umbro-marchigiano, in Provincia di Perugia. Trevi “città dell’olio” e tra i borghi italiani più belli, conquista per la sua posizione strategica, per l’incanto di un territorio generoso nel quale spicca, e per lo splendore delle sue vie medievali e chiese romaniche, per il suo centro di botteghe di artigiani e ville nobiliari da scoprire. Se siete a Trevi, tra le altre cose, vi consiglio di prendere un caffè in Piazza Mazzini; di non perdere Villa Fabri, con i suoi giardini di tigli, cipressi e lecci e con una vista panoramica che spazia sui terrazzamenti di uliveti; e di fare tappa al Centro per l’Arte Contemporanea, sito in Palazzo Lucarini.
Foligno
Tappa imperdibile di questo viaggio tra i luoghi più belli dell’Umbria anche il centro di Foligno, nel cuore della Valle Umbra, situato in pianura e sulle sponde del Fiume Topino, nella Provincia di Perugia. Tra i più antichi borghi della Regione, Foligno è nota anche per essere stato il centro in cui fu stampato il primo libro in lingua italiana. Il libro in questione fu la Divina Commedia di Dante Alighieri, dato alle stampe proprio qui, nel 1472, da un allievo di Gutenberg. Se siete in visita a Foligno, magari durante le celebrazioni della “Giostra della Quintana” (che si tiene due volte l’anno, a giugno e a settembre), fate tappa a Piazza della Repubblica, dove potrete avvistare il Duomo di San Feliciano, il duecentesco Palazzo Comunale, Palazzo Trinci, Palazzo del Podestà e Palazzo Orfini, dove si pubblicò la prima Divina Commedia.
Sempre a Foligno, vi consiglio di non perdere il CIAC, il Centro Italiano di Arte Contemporanea, ospitato nella ex Chiesa della Santissima Trinità in Annunziata, dove è conservata ed esposta la Calamita Cosmica (riproduzione di uno scheletro umano di 24 metri) realizzata nel 1988 da Gino De Dominicis: una delle più importanti opere di arte contemporanea italiana del XX secolo.
Sulla strada tra Foligno e Rasiglia, vi segnalo anche il bell’Eremo di Santa Maria Giacobbe.
Rasiglia
E arriviamo a Rasiglia, ultima tappa del nostro terzo giorno alla scoperta dei posti bellissimi dell’Umbria. In tutte le guide su cosa vedere in Umbria che avevamo letto, Rasiglia compariva sempre come una perla imperdibile e dalla bellezza straordinaria. A noi ha tanto deluso, ma andiamo con ordine.
Anche spesso menzionata come la “Venezia dell’Umbria” (azzardatissimo confronto, a mio parere), Rasiglia è una frazione di Foligno, nell’Alta Valnerina, famosa per le sorgenti e corsi d’acqua (Fiume Menotre) che ne attraversano l’abitato. Un piccolo pugno di case in pietra, punteggiato di vasche smeraldo, ruscelli e cascatelle, che d’estate soprattutto attira curiosi e turisti da ogni parte del mondo. Anche per questo, più che un autentico “borgo dei ruscelli“, a noi è sembrato un museo all’aperto un po’ troppo affollato. Le dimensioni ridotte del centro e la nomea di meta imperdibile hanno reso Rasiglia una “destinazione d’assalto”, e l’unica cosa che avevo in mente, mentre la visitavo è come facciano gli abitanti di Rasiglia a convivere con quella situazione. Tutti gli spazi residenziali del piccolo borgo apparivano invasi dalla presenza, seppur educata, dei turisti, e ciò ha contribuito a rendere la nostra visita non all’altezza delle aspettative. A parte questo, il borgo è davvero piccolino e si gira in pochi minuti. Fate un salto per una granita o un caffè, prima di terminare la serata davanti a un buon piatto di fagioli o fave, accompagnato da un calice di Sangiovese o da un Sagrantino secco.
Cosa vedere in Umbria – quarto giorno
Il quarto giorno del nostro road-trip in Umbria lo abbiamo dedicato a poche località, prendendocela comoda e assaporando tutto il buono della cucina tradizionale, con degustazione dei vini umbri più rinomati e soste tra i vigneti di una delle regioni vitivinicole più importanti d’Italia.
Bevagna
Bevagna racchiude un cuore romanico tra le sue mura medievali (costruite su originarie mura romane), un centro meraviglioso e tutto da scoprire a piedi. Uno dei borghi d’Italia più belli e borgo Bandiera Arancione del Touring Club, Bevagna è una tappa imperdibile di un viaggio nell’Umbria più autentica. Entrate da una delle antiche porte di Bevagna (dette Gaite), e iniziate dalla parte alta della città, dove poter ammirare alcuni resti romani risalenti al I-II secolo d.C., e poi raggiungete la medievale Piazza Silvestri, che abbraccia alcuni degli edifici e dei monumenti più importanti di Bevagna. Qui si trova la Chiesa di San Michele, romanica e con una facciata in travertino del 1200 sulla quale spicca il grande rosone; il Palazzo dei Consoli, oggi sede del Teatro Torti, con una grande scalinata sulla quale godersi la più bella vista sulla piazza; la Chiesa di San Domenico e Giacomo; la Chiesa di San Silvestro; la colonna romana di San Rocco; e la bellissima vasca in pietra del XIX secolo, da cui spiccano il volo uccelli a ogni ora.
Tra le altre cose da fare a Bevagna: una passeggiata tra le botteghe del borgo, e una sosta alla Bottega di Assù (davvero carinissima!), per gustare alcune delle squisitezze locali, dai crostini di pane con milza e fegatini, agli gnocchi al sugo d’oca, ma anche torta al testo e vino di Montefalco.
Montefalco
Tra i borghi gioiello d’Italia e tra i paesini dell’Umbria più belli c’è anche Montefalco, un centro della Provincia di Perugia cinto da mura medievali e abbarbicato in posizione dominante su un territorio punteggiato di ulivi e vigneti rinomati, sulle piane in cui scorrono i fiumi Topino e Clitunno, e per questo anche conosciuto come la “Ringhiera dell’Umbria”. La cosa più bella di una visita a Montefalco è la possibilità di perdersi lungo la “Strada del Sagrantino”, fra le tante tenute e colline trapuntate da filari di vigneti, e assaporare tutta la poesia della produzione vitivinicola locale in una delle cantine storiche, o nei piccoli agriturismi a conduzione familiare sparsi nel verde. Dopo un pranzo tipico e una sosta alla Cantina Antonelli San Marco, per assaggiare il miglior Sagrantino Passito d’Italia (abbiamo fatto scorta!), ma anche il Sagrantino DOCG, il Montefalco Rosso DOC, il Trebbiano Spoletino, il Grechetto e il Baiocco Sangiovese IGT, ci siamo diretti nella piazza principale del paese, che è un vero teatro a cielo aperto. La Piazza del Comune è un ampia piazza circolare attorno alla quale svettano palazzi nobiliari del XVI secolo e chiese, e che pullula di caffetterie e ristoranti con tavoli all’aperto e ombrelloni colorati sotto i quali trovare ristoro.
Dopo un caffè in Piazza, percorrete la via delle botteghe (Corso Mameli) per acquisti golosi (dal tartufo, all’olio d’oliva fruttato), visitate la Chiesa di Sant’Agostino e non perdete la Chiesa e complesso museale di San Francesco, costruita nel XIV secolo, imperdibile per via delle 12 scene della vita di San Francesco (Storie della Vita di San Francesco) affrescate da Benozzo Gozzoli, che fu allievo di Beato Angelico, e un’Annunciazione del Perugino.
Cosa vedere in Umbria – quinto giorno
Spello
Uno dei paesi umbri più belli e che più ci hanno incuriosito (e nel quale saremmo rimasti qualche ora in più) è Spello, incluso sia tra i “borghi più belli d’Italia”, che tra quelli Bandiera Arancione del Touring Club. Splendidissima Colonia Iulia ai tempi di Augusto, Spello conquista già dai primi passi, con la sua straordinaria cinta muraria e le Porte storiche di ingresso alla città: dalla Porta Consolare, con torre medievale, alla Porta Venere, con le monumentali torri romaniche di Properzio. Ci si incammina in salita tra sentieri acciottolati abbracciati da signorili palazzi medievali e rinascimentali, e tra cortili e piazzette assolate dove riprendere fiato. Vi consigliamo di non perdere la Cappella di Sant’Anna; la Colleggiata di Santa Maria Maggiore, che custodisce opere di Pinturicchio; la Chiesa di San Lorenzo, ma anche le bellissima Chiesa di Sant’Andrea con volte e pareti affrescate e con la straordinaria opera Madonna in trono e santi di Pinturicchio. Spello è anche ricca di gallerie e laboratori di ceramisti, per cui approfittatene per acquisti di artigianato locale e, prima di lasciare Spello per il prossimo borgo, non perdete una visita alla bellissima Villa Fidelia, appena fuori dalla città.
Cannara
Un piccolo borgo della Provincia di Perugia, nel cuore della Valle Umbra, conosciuto per la famosissima cipolla (in tutti i ristoranti e osterie della zona la “cipolla di cannara” è sempre ben segnalata nei menù e decantata per sapore e pregio), è tra i luoghi che San Francesco d’Assisi ha spesso attraversato e nei quali ancora intensa si percepisce la presenza del Santo. È in una località di Cannara, ad esempio, che avvenne la nota predica agli uccelli di San Francesco (Piandarca) e nel Palazzo Majolica Landrini è visitabile il luogo in cui Santo faceva tappa e dimorava (il “Sacro Tugurio” o “Tugurio di San Francesco”), durante i suoi viaggi di passaggio a Cannara. Tra le altre cose da vedere nel borgo: la Chiesa di San Biagio (XII secolo); la Chiesa di San Matteo; la Chiesa di San Francesco; la Chiesa di San Sebastiano. Per degustazioni di vini locali, visitate la Tenuta Castelbuono, ospitata nella celebre struttura “Carapace” di Arnaldo Pomodoro: la prima scultura al mondo dove le persone vivono e lavorano. Per una gita nei dintorni, potreste voler visitare il Lavandeto di Assisi (un vivaio che ospita la “Festa della Lavanda” tra la fine di Giugno e l’inizio di Luglio), o fare un giro in mongolfiera sulla dolci valli della zona.
Bettona
Cosa vedere in Umbria, se siete alla ricerca di borghi caratteristici e unici? Bettona potrebbe essere una delle chicche del vostro viaggio in questa regione straordinaria. Un antico borgo etrusco che ha trovato la sua forma più riconoscibile negli “anni bui” del Medioevo (fu allora che divenne libero comune) e che conserva intatto un cuore di vie acciottolate, terrazze fiorite e passaggi in pietra, arroccati su un cucuzzolo cinto da alberi di ulivo e da cui lanciare lo sguardo lontano, fino a intercettare i profili di Assisi, Bevagna, Spello, Bastia e tanti altri borghi umbri dei dintorni. Abbracciato da possenti mura in pietra, il borgo di Bettona è un gioiello tutto da esplorare a piedi, perdendosi fra una piazzetta assolata e una chiesa affrescata, prima di una sosta golosa. Da visitare a Bettona, dopo aver oltrepassato una delle antiche porte di accesso alla città, ci sono senz’altro: Piazza Garibaldi, con la famosa fontana, il Palazzo Comunale, la Chiesa e Colleggiata di Santa Maria Maggiore, e la chiesa di san Crispoldo; il Palazzo del Podestà; la chiesa della Compagnia della Morte. Per una gita fuori porta, potreste voler visitare il Parco delle sculture di Brufa: un magnifico museo a cielo aperto di sculture monumentali di artisti italiani e internazionali.
Deruta
Se siete alla ricerca di un borgo particolare in Umbria, o siete appassionati di arte e artigianato, vi consigliamo di aggiungere sulla mappa delle cose da vedere in Umbria anche l’incantevole borgo di Deruta. Fate un salto qui per apprezzare la sapienza e l’estro dei maestri ceramisti e, perché no, per acquistare dei perfetti ricordi di viaggio. A Deruta si possono ancora oggi osservare antiche fornaci per la lavorazione della ceramica, che risalgono fino al Cinquecento, ed è consigliato visitare il Museo Regionale della Ceramica (il più antico in Italia). Maioliche tradizionali decorano anche ‘ex chiesa di San Michele Arcangelo, mentre ex voto in ceramica abbelliscono le pareti della Chiesa della Madonna dei Bagni. Botteghe, gallerie, laboratori e officine artigiane si susseguono e sarà un piacere perdersi a curiosare tra le vetrine del borgo.
Cosa vedere in Umbria – sesto giorno
Bastia Umbra
Una giornata intera (e pure non basta) andrebbe dedicata ad Assisi, e sarà Assisi la protagonista di questa giornata on the road in Umbria. Ma prima di giungere alla città francescana, potreste voler far tappa a Bastia Umbra. Vi consigliamo di raggiungere questa città fortificata almeno per ammirare la bellissima Rocca Baglionesca e l’incantevole centro storico, con le chiese di Santa Croce e di San Paolo delle Abbadesse, antico monastero benedettino femminile, dove San Francesco porto Santa Chiara, sfuggita ai genitori appena diciassettenne, nel 1211.
Assisi
Note di diario: Avevo visitato Assisi in gita alle medie e di quel viaggio ricordo: gli ultimi posti sull’autobus, dove poter cantare fino a perdere la voce; la smania per accaparrarseli; la soddisfazione per esserci riusciti; la pelle d’oca per aver sfiorato la schiena di un tizio per il quale negavo ogni forma di interesse, ma di cui ero decisamente innamorata; e poi i panini portati da casa, con pomodoro e mozzarella, ma io li volevo col tonno; i professori furiosi; i professori fatti amici; l’invicta che pesa e dove lo metto me lo tieni un attimo mentre vado in bagno; i nomi da imparare dei compagni di classe che non erano della mia; il giorno dopo, che li conoscevo tutti e che mi vergognavo comunque a salutarli.
Quello che non ricordo è Assisi.
Forse una vaga figura di un eremo infrattato riaffiora. Ma potrei dire lo stesso di ogni gita fatta in quegli anni di scuola (in cui era tutto un andare per chiese, abbazie, basiliche e prenotare visite ai resti di resti di città scomparse da millenni e di cui restavano cocci. Così, almeno, li vedevamo noi. Avevamo pur 11 anni). Non rimpiango di non aver prestato attenzione allora. Ho vissuto quel viaggio come andava. Ma sono felice di aver avuto la possibilità di tornare ad Assisi adesso, e di averla scoperta con occhi nuovi da sola. Appassionata e curiosa.
Assisi è intrisa di una spiritualità inesauribile che è difficile da descrivere, così come da dimenticare. Ti si incolla alla pelle e resta appiccicata come un velo di silenzi e conferme che solo in questi luoghi sembra di poter tentare di acciuffare e ai quali si ritorna col pensiero anche quando si è ormai lontani. Una giornata intera ad Assisi è sufficiente per esplorare il meraviglioso centro della città e per spostarsi con l’auto a visitare altri siti importantissimi nei dintorni. Vi consiglio di iniziare la visita di Assisi, facendo tappa al Santuario dell’Eremo delle Carceri, a circa 4km dal centro della città. Arroccato in un luogo ricco di fascino e suggestioni, a 800mt di altezza, sul Monte Subasio, l’Eremo delle Carceri (dal latino “carcer”, col significato di luogo solitario, perfetto per gli eremiti), è il luogo dove San Francesco e seguaci venivano a isolarsi per qualche tempo, immersi nella natura lussureggiante, nella preghiera e nel silenzio. Si tratta di un eremo in pietra con celluzze in cui dormivano i monaci e con aree aggiunte in seguito (nel XV secolo) dedicate alla preghiera. Dal chiostro centrale si passa alla visita del Conventino, dell’Oratorio e della Chiesa di Santa Maria Maddalena, della “Grotta di San Francesco” con il suo giaciglio, prima di risbucare all’esterno e incamminarsi per una passeggiata meditativa all’ombra dei lecci vertiginosi. Una foresta meravigliosa, infatti, abbraccia questo luogo francescano iscritto tra i Patrimoni dell’Umanità UNESCO.
Da qui, raggiungete Assisi e iniziate la visita della città. Parcheggiate l’auto nei pressi di Viale Giovanni XXIII (parcheggio Matteotti) e iniziate a esplorare Assisi, visitando la Cattedrale di San Rufino, la Chiesa Nuova (Casa di San Francesco), e poi dirigetevi verso la Basilica, incontrando, lungo il cammino: la Piazza del Comune, con la Torre del Popolo e il Palazzo dei Priori; la Chiesa di Santa Maria sopra Minerva e il Foro Romano e Museo Archeologico; la Chiesa di Santo Stefano e il Monastero di Sant’Andrea. Pochi passi ancora e sarete arrivati alla Piazza Inferiore della straordinaria Basilica di San Francesco d’Assisi, costruita dopo la morte del santo, per volere di Papa Gregorio IX. Potrebbe sembrare un complesso unico, ma è in realtà formata da sue Chiese sovrapposte. Nella Basilica inferiore si trova la cripta con le spoglie di San Francesco, mentre nella Basilica Superiore si trova il famosissimo ciclo pittorico di 28 affreschi, con il titolo di “Storie di San Francesco”, attribuito a Giotto e realizzato alla fine del XIV secolo. Dopo la visita a questo luogo francescano di pellegrinaggio, famoso in tutto il mondo, esplorate i vicoli della città, tornando al parcheggio e, ripresa l’auto, fate tappa alla monumentale Basilica di Santa Maria degli Angeli (a circa 4km dal centro). È qui che si trova la “Porziuncola“, la chiesetta dove San Francesco compose il famoso Cantico delle Creature e dove trovò la morte, nel 1226. Visitate anche il roseto, con una speciale varietà di rose senza spine che continua a crescere solo qui. Tra le altre cose da vedere ad Assisi ci sono la Basilica di Santa Chiara e la Rocca Maggiore. Se vi state chiedendo cosa vedere in Umbria, Assisi dovrebbe essere in cima alla vostra lista!
Da vedere vicino Assisi anche Castello di Sterpeto, se avete ancora tempo, prima di raggiungere l’hotel, alla fine di questa lunga giornata.
Nocera Umbra
Alla fine di questa giornata di viaggio in Umbria, abbiamo deciso di soggiornare al Borgo Castello Panicaglia, avendo così la possibilità di fare un brevissimo salto anche a Nocera Umbra. Probabilmente, come noi, non avrete molto tempo per dedicarvi alla visita del borgo, ma avrete almeno la possibilità di ammirare la sua struttura caratteristica a chiocciola, arroccata su un colle ripido che domina la Valle del Topino.
Cosa vedere in Umbria – settimo giorno
Gubbio
Tra i posti da vedere in Umbria più belli, non possiamo non annoverare anche Gubbio, uno straordinario centro medievale conosciuto anche con il nome di “Città grigia” e di “Città dei matti”. Iniziate la giornata da qui, facendo tappa nella piazza principale della città, Piazza Grande, dove sorgono il Palazzo del Podestà e il Palazzo dei Consoli, oggi sede del Museo e della Pinacoteca Comunale, e che custodisce le importantissime “Tavole Eugubine” (III – II sec a.C.). Un tuffo nella bellezza: dalle geometrie maestose della piazza, fino agli scenari straordinari che si possono osservare dalla “terrazza” di Piazza Grande. A pochi passi, il Duomo di Gubbio e la celebre Funivia (prendetela anche al ritorno, per una vista pazzesca!) con la quale raggiungere la Basilica di Sant’Ubaldo. Tra le altre cose da vedere a Gubbio, non perdete Piazza 40 Martiri, la bellissima Chiesa di San Giovanni (sorge nell’omonima piazza), le Logge dei Tiratori e la “Fontana dei Matti”. Qui, tradizione vuole che ci si possa guadagnare la “patente di matto” dopo aver fatto tre giri consecutivi intorno alla fontana.
Città di Castello
Dopo la visita a Gubbio, dirigetevi a nord in direzione Città di Castello, facendo tappa, lungo il cammino (magari per un pranzo tipico), nel centro di Montone, inserito nella lista dei “Borghi più belli d’Italia“.
Se siete in viaggio in Umbria per più giorni, una visita a Città di Castello, nell’Alta Valle del Tevere, non può mancare, soprattutto se, come me, siete appassionati di arte e design. Tappa imprescindibile è la Fondazione Burri, ospitata nei locali di Palazzo Albizzini, con 130 opere di Alberto Burri (realizzate dal 1948 al 1989) distribuite in 20 sale. Cretti, Sacchi, Combustioni e Catrami, tra gli altri, fanno parte di questa straordinaria collezione che vi consigliamo di non perdere assolutamente. Allo stesso modo, non mancate una visita agli Ex Essiccatoi, che custodiscono oggi 128 opere di Burri realizzate tra il 1974 e il 1993, e focalizzate essenzialmente sull’utilizzo creativo del cellotex, materiale di supporto simile a un impasto legnoso. Nei sotterranei degli Ex Essiccatoi del tabacco, dal 2017 è raccolta e conservata tutta l’opera grafica dell’artista. Dopo la visita a questi luoghi d’arte memorabili, fate tappa in centro, per scoprire alcune delle bellezze della città: da Piazza Matteotti, abbracciata da palazzi signorili, alle mitiche torri di Città di Castello.
Cosa vedere in Umbria – ottavo giorno
Perugia
In una guida ideale su cosa vedere in Umbria non si potrebbe non contemplare una tappa al meraviglioso capoluogo della Regione, città del Jazz, del Cioccolato, del Giornalismo internazionale. Sono stata per la prima volta a Perugia tanti anni fa, in gita scolastica, sono poi tornata due volte per prendere parte al Festival Internazionale del Giornalismo, e sono tornata ancora nell’estate del Covid-19, un’estate, quella del 2020, atipica e che ci ha dato la possibilità di scoprire tante bellissime città italiane vicino a casa.
Iniziate la visita del centro storico di Perugia dalla famosissima Piazza IV Novembre, dopo aver raggiunto Piazza Italia e percorso lo storico Corso Vannucci, lo “struscio” cittadino, con tanti negozi di abbigliamento, librerie e gelaterie per soste golose. Al centro della Piazza spicca la Fontana Maggiore, del XIII secolo, da ammirare dalle scalette del Duomo di Perugia, la Cattedrale di San Lorenzo, ma anche il Palazzo dei Priori, con la famosa Sala dei Notari sempre affollatissima durante l’IJF (International Journalism Festival) e anche sede della Galleria Nazionale dell’Umbria. Tra le altre cose da vedere a Perugia, ci sono anche il bellissimo Teatro Morlacchi (anche questa sede di eventi e incontri durante il Festival del Giornalismo), l’Acquedotto medievale, la Perugia sotterranea, Arco Etrusco e la Rocca Paolina e le antiche Porte della città. Assolutamente da non perdere, se amate l’arte come noi sono: il Museo Civico di Palazzo della Penna, con mostre temporanee di arte contemporanea, e il meraviglioso Museo-Laboratorio di tessitura a mano di Giuditta Brozzetti, un museo atelier ospitato nella vecchia chiesa duecentesca di San Francesco delle Donne, tra gli ultimi laboratori rimasti in Italia di tessitura a mano. Un luogo ricco di fascino, che vi consigliamo di non perdere!
Borghi sul Trasimeno
Dopo la visita a Perugia, nel pomeriggio potete raggiungere gli incantevoli borghi sul Trasimeno e avere un assaggio di un altro meraviglioso angolo della Regione. Sulla strada da Perugia, potrete fermarvi ad esplorare i borghi di Corciano e Magione, prima di giungere a Passignano sul Trasimeno, il borgo principale dell’area a Nord del Trasimeno. Una passeggiata in riva al Lago è d’obbligo, così come una visita alla Rocca, se riuscite. Da Passignano partono anche i traghetti per le tre isole del Trasimeno (Isola Maggiore e Isola Polvese, Oasi Faunistica del lago Trasimeno, sono quelle visitabili. Isola Minore è disabitata). Nel caso abbiate voglia di fermarvi anche il giorno seguente, questa potrebbe essere una buona idea per una gita speciale. Dopo Passignano, continuate il giro del lago in auto e raggiungete Castiglione del Lago, per una cena a lume di candela a un pelo dall’acqua.
Cosa vedere in Umbria – nono giorno
Città della Pieve
L’ultima giornata del nostro viaggio in macchina in Umbria, prima di isolarci per qualche giorno e fare l’esperienza di un ritiro davvero speciale, l’abbiamo dedicata alla visita di uno dei borghi umbri più famosi e amati, e parte della Comunità montana Associazione dei comuni “Trasimeno-Medio Tevere”. Patria del Perugino (Pietro Vannucci) tra i nomi più importanti del Rinascimento in Italia, del quale fu discepolo Raffaello, Città della Pieve è una vera bomboniera, un centro medievale abbracciato dagli scenari della Val di Chiana, dal Monte Cetona e dai colli punteggiati di uliveti del Trasimeno, offrendo una vista straordinaria sui panorami idilliaci che la circondano. La si riconosce da subito, già sulla strada, per i suoi profili in laterizio e mattoni a vista e torri svettanti in una caratteristica colorazione rossa della pietra.
Tra le cose da vedere a Città della Pieve (in una visita di un paio di ore da fare tutta a piedi): la Cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio; Palazzo della Corgna e Torre del Pubblico; l’Oratorio e Chiesa di Santa Maria dei Bianchi, dove poter ammirare il grande affresco “L’Adorazione dei Magi“, del Perugino; la Rocca Perugina e la Casa del Perugino, nei pressi di Via Roma. Da vedere vicino a Città della Pieve alcuni dei borghi della Val d’Orcia, da Chiusi, Sarteano e Cetona, fino a Chianciano e Montepulciano; il borgo di Greppolischieto; il Castello di Montegiove e il Giardino dei Lauri. Merita una menzione speciale, in questa guida su cosa vedere in Umbria, il museo a cielo aperto de “La Scarzuola“, a Montegabbione, nella provincia di Terni. Nel luogo in cui sorgeva un antico convento fondato da San Francesco e dai suoi discepoli, l’architetto milanese Tomaso Buzzi ha realizzato un villaggio fortificato in tufo, una “città ideale” che propone un viaggio mistico-esoterico sulle tracce della “verità”, attraverso le labirintiche, e talvolta contorte, vie della struttura. Un luogo magico, intriso di simbolismo e geometrie bizzarre da decifrare, e dal quale uscirete turbati e incantati allo stesso tempo. Vi suggeriamo di visitare il sito per prenotare la vostra visita e scoprire di più su questo posto originalissimo.
Eremito
Alla fine di questo meraviglioso road trip, abbiamo deciso di isolarci (letteralmente!) nella natura e vivere un’esperienza di digital detox in un luogo per eremiti contemporanei. Abbiamo soggiornato per due notti al meraviglioso Eremito, dormendo in celluzze, mangiando in silenzio a lume di candela e condividendo momenti di riflessione e contemplazione, immersi nel verde della Riserva Mondiale della Biosfera UNESCO del Monte Peglia. L’Eremito è uno dei Design Hotels più particolari del mondo e un luogo davvero unico, che vi consigliamo di non perdere. In una guida su cosa vedere in Umbria non può mancare, e siamo certi che un’esperienza come questa saprà coronare al meglio la vostra fuga tra le bellezze della Regione.
Per maggiori informazioni, disponibilità e costi: cliccate qui.
Se questo articolo su cosa vedere in Umbria e dintorni e sulle cose da fare in Umbria vi è stato utile, potreste anche essere interessati a scoprire dove dormire in Umbria, leggendo la nostra guida su Eremito, e sui 20 Agriturismi più belli dell’Umbria, per una vacanza rural-chic nel cuore d’Italia.
Se siete in cerca di ispirazione per un road trip italiano, oltre a cosa vedere in Umbria, potreste essere interessati alle nostre guide sulla Val d’Orcia, all’itinerario in Sicilia di 2 settimane, ai 30 Posti da vedere nel Lazio, o ai 30 Paesi vicino Milano ben collegati. Oppure ancora, potreste lasciarvi affascinare dalla Riviera di Ulisse, dai colori dell’isola di Ponza, dalle Masserie più belle del Salento, dai Trulli più belli della Valle d’Itria, dalle Langhe, dalla Toscana per un break di relax, dal Cilento, dalle Marche, o dalla bellissima Costiera Amalfitana.
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1 comment
Complimenti! Non ho mai letto un post così interessante sull Umbria!