Cosa vedere vicino Viterbo per una gita fuori porta nella tuscia viterbese

Cosa vedere vicino Viterbo

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Vi sveliamo cosa vedere vicino Viterbo in giornata, tra monasteri e necropoli etrusche, laghi vulcanici e borghi Patrimonio UNESCO. 30 bellissime idee per gite fuori porta da Viterbo e romantici weekend nella Tuscia viterbese.

Nella lista di cosa vedere vicino Viterbo trovate tante idee di viaggio perfette per chi è alla ricerca di ispirazione per un fine settimana particolare e ha intenzione di partire alla scoperta della Tuscia viterbese, una zona del Lazio che è tra le più interessanti per ragioni storiche, culturali, religiose e naturalistiche.

Che siate interessati a passeggiate lungolago o a trekking nei boschi di faggi e grandi querce, alla storia di castelli e borghi abbandonati o a necropoli etrusche e ville romane, in questa guida di viaggio troverete tante curiosità sui posti da vedere nei dintorni di Viterbo, per una fuga a due passi da Roma, tra alcune delle meraviglie più belle dell’Italia centrale.

Cosa vedere vicino Viterbo

Civita di Bagnoregio

Iniziamo il viaggio alla scoperta dei posti vicino Viterbo da vedere assolutamente con Civita di Bagnoregio. Anche chiamata la città che muore, a causa della continua erosione dello sperone di tufo su cui è accoccolata, questa destinazione è ideale se state progettando un weekend romantico nella Tuscia. Il piccolo borgo etrusco, appartenente al comune di Bagnoregio, è abitato da undici persone e da una coccolosissima colonia di gatti, i cui ritratti fotografici sono diventati ormai iconici. La Civita si trova nella Valle dei Calanchi, a pochi chilometri dal Lago di Bolsena e dal Lago di Corbara. Un luogo magico, per trascorrere nel silenzio e nella quiete una perfetta gita fuori porta da Viterbo.

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Calcata, Valle del Treja

Ci spostiamo solo di qualche chilometro per fare la conoscenza con un altro dei paesi vicino  Viterbo da vedere assolutamente. Le case di Calcata Vecchia se ne stanno abbarbicate sulla rupe di tufo, con la quale sembrano mimetizzarsi per colori e forme. Il paese, quasi sconosciuto, è tutto un dedalo di stradine e terrazze, scorci silenziosi e botteghe artigiane. Calcata Vecchia fu centro di produzione agricola per la Roma di Papa Adriano I, e oggi ospita qualche decina di residenti, molti dei quali arrivati da lontano. Sceglietela come base per visitare la verde e selvaggia Valle del Treja, affluente del Tevere e protetto dal Parco Naturale Regionale del Treja. Se amate camminare, vi consigliamo di seguire l’itinerario che dalle cascate di Monte Gelato porta proprio fino a Calcata. Mettete in valigia scarpe comode e lasciatevi guidare dal corso del fiume, tra fioriture e forre, risorgive e i resti dell’antico tempio di Monte li Santi.    

Vitorchiano

Cosa vedere vicino Viterbo e cosa vedere nella Tuscia, se non lo splendido borgo sospeso di Vitorchiano? Chiamato così per via della sua conformazione architettonica, a picco su enormi massi di roccia vulcanica, questo splendido paese ospita un centro storico medievale dalla bellezza intatta. Si trova a pochi chilometri da Viterbo (per cui ideale se vi state chiedendo cosa vedere vicino Viterbo in poche ore) e le sue viuzze sono racchiuse da alte mura duecentesche. Gironzolando qua e là, da Porta Romana a Palazzo Comunale, farete la conoscenza dei profferli, le tipiche scale esterne, terminanti in piccole logge, da cui si accede alle abitazioni rialzate. Fermatevi in uno dei numerosi punti panoramici per ammirare la sottostante Valle del Vezza, attraversata da torrenti e ricca di boschi di castagni e querce. Prima di lasciare Vitorchiano, fermatevi per una foto ricordo alla curiosa statua maori. Realizzata in peperino, la roccia vulcanica locale, si tratta di uno dei  pochissimi Moai realizzati da artigiani indigeni fuori dall’Isola di Pasqua. Curioso, vero? 

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Celleno

Tappa ideale se state cercando posti particolari vicino Viterbo, Celleno è un borgo etrusco, oggi disabitato, la cui storia si fonde a lontane leggende. Lo storico greco Dionigi di Alicarnasso racconta che la cittadina venne fondata ben prima di Roma e col tempo divenne un avamposto strategico per il controllo del territorio circostante. Non a caso, protagonista di questo borgo, che un tempo animava l’ondulata Via Teverina, è il Castello degli Orsini, dimora dei signori feudali di Celleno. La popolazione ha smesso di abitare il paese negli anni Cinquanta (trasferendosi a breve distanza, in quella che oggi è chiamata Celleno Nuova), ma ancora oggi è possibile accedervi attraverso la ripida Via del Ponte e  passeggiare tra le silenziose viuzze, fino alla Piazza del Comune dove si affacciano la Chiesa di San Donato e l’ex Chiesa di San Carlo. Subito fuori da Celleno Vecchio si trova il Convento di San Giovanni, oggi trasformato in un centro culturale che vi consigliamo di visitare. 

Sutri

Tra i borghi più belli vicino Viterbo, Sutri molto spesso è poco considerata. Eppure, questo cuore etrusco sull’antica Via Cassia è una delle destinazioni che vi consigliamo di appuntare nella lista dei prossimi viaggi nel Lazio. Si trova a metà strada tra il Lago di Vico e il Lago di Bracciano ed è facilissima da raggiungere sia da Roma che da Viterbo. Chiamata “l’antichissima” da Papa Innocenzo III,  fondata secondo la leggenda dal dio Saturno e città natale dell’Orlando paladino di Carlo Magno, avrete già capito che Sutri è un vero e proprio concentrato di storia e tradizioni, e oggi è inserita nella rete dei Borghi più belli d’Italia. Citiamo solo alcuni dei punti di interesse da non perdere: lo splendido Parco Archeologico, con la necropoli immersa nel verde, il Palazzo Doebbing, oggi sede per mostre d’arte ed eventi culturali, e l’anfiteatro romano scavato nel tufo. La visita continua nel centro storico, dove troverete il Duomo di Sutri, costruito sui resti di un antico tempio pagano, e la splendida Villa Savorelli, col suo fascino rinascimentale e il vasto e labirintico giardino all’italiana. Tra i posti più belli della Tuscia, immancabile in una guida ideale su cosa vedere vicino Viterbo.

Nepi

Facciamo solo pochi minuti d’auto per scorgere subito un’altra meraviglia inclusa nella nostra lista dedicata a cosa visitare vicino Viterbo. Nepi fu storica alleata di Roma e poi al centro delle dispute tra le potenti famiglie Borgia, Della Rovere e Farnese e oggi, a testimonianza di un passato glorioso, troviamo un centro storico che vale assolutamente la pena di considerare tra le cose da vedere vicino Viterbo. A comporre questa città, il cui nome si rifà all’etrusco Nepa, cioè “acqua”, troviamo un centro storico punteggiato di torri medievali, come Torre di Corte e Tor di Valle, e palazzi rinascimentali, tra cui Palazzo Sansoni e Palazzo Celsi, Palazzo Melata e Palazzo Pisani. La lista delle meraviglie di Nepi è infinita, noi vi consigliamo di esplorarla in lungo e in largo, partendo dalla Rocca dei Borgia, la cui visita è libera, e fino all’acquedotto romano e all’antica Chiesa di San Tolomeo, originaria del 950 e oggi dichiarata Monumento Nazionale.

Montefiascone

Paese del vino e dei panorami mozzafiato, Montefiascone svetta coi suoi quasi 600 metri di altitudine a ridosso del Lago di Bolsena. Il colle su cui è situato, infatti, fa parte dei Monti Volsini, di origine vulcanica (così come il lago stesso, testimonianza dell’antica caldera e oggi colma d’acqua dolce). Tra i gioielli custoditi a Montefiascone troviamo innanzitutto la Cattedrale di Santa Margherita con la sua imponente cupola e le torri campanarie visibili da molto lontano. Altro luogo imperdibile da visitare è la Rocca dei Papi, voluta da Innocenzo III e incastonata nel punto strategico che, un tempo, permetteva alla Chiesa il controllo di tutta la valle circostante. Visitate anche il parco della rocca, per scorci fotografici di tutto rispetto. Godetevi i colori degli affreschi nella Chiesa di San Flaviano e sappiate che proprio qui è sepolto il vescovo tedesco Johannes Defuk, noto soprattutto per una particolare leggenda. Si dice che il prelato, grande appassionato di vino, mandasse in avanscoperta il suo coppiere, alla ricerca delle bevande più buone del territorio e che questi assegnasse il sigillo EST!!! (“lo è”, in latino) alle cantine migliori. Giunto a Montefiascone il coppiere Martino si innamorò del vino di questo piccolo borgo, tanto da lasciargli il famoso codice EST!EST!!EST!!! Oggi questa frase è stata usata per dare il nome all’omonimo vino bianco DOC, originario proprio di Montefiascone. Ditelo, che con questa storia vi abbiamo davvero convinti a partire! 

Roma

Della città eterna si è detto e scritto moltissimo e di ragioni per visitarla più e più volte ce ne sono a bizzeffe. La capitale d’Italia è un concentrato di storia e tradizione, una promessa d’amore col tempo che passa e certamente una destinazione da prendere in conto in un viaggio tra i tesori del Lazio. Roma sa sempre di mistero e meraviglia, è una città che sa reinventarsi e che tiene memoria delle sue mille vite. Scopritela a partire dal Colosseo e dai Fori Imperiali, poi passeggiate fino alla Fontana di Trevi e a Piazza di Spagna. Regalatevi una gita in barca nel laghetto di Villa Borghese e poi lasciate che l’arte del Museo e della Galleria adiacenti vi trasportino in un sogno lontano. 

Due luoghi d’interesse forse meno conosciuti e portiamo nel cuore sono la Galleria Doria Pamphilj, bella come poche al mondo, e l’eclettica casa-museo Hendrik Christian Andersen, scultore norvegese che a Roma visse fino al 1940 e che in città realizzò le sue opere più importanti. Prima di concludere le vostre vacanze romane, prenotate un tavolo a Trastevere per una carbonara o una cacio e pepe che farete fatica a dimenticare. 

foto di Roma foto di Roma

Orvieto

Nell’elenco di cosa vedere a Viterbo e dintorni c’è anche Orvieto, che il poeta Fazio degli Uberti definì “la città alta e strana”. Siamo in Umbria, nell’alta Tuscia, non lontani dal Parco Fluviale del Tevere e dal Lago di Corbara. Il cuore del piccolo abitato si trova a ridosso di un promontorio roccioso che talvolta la fa sembrare una città sospesa tra le nuvole. Da esplorare a Orvieto ci sono il Duomo, meraviglia gotica d’Italia, e il Pozzo di San Patrizio, costruito per fornire acqua in caso di assedio e oggi simbolo della città. Se volete scoprire cosa c’è in fondo al pozzo, sappiate che dovrete scendere ben 248 scalini! Proseguite con la visita a Orvieto sotterranea, una vera e propria città scavata nel tufo e fatta di grotte e cunicoli, cisterne e pozzi. Per riacquistare un po’ di dislivello positivo, fate un salto alla Torre del Moro, da cui si gode di una vista panoramica sui tetti del centro storico, e alla Fortezza di Albornoz. Per gli appassionati di cucina locale, Orvieto offre una scelta molto ampia di ristoranti e osterie dove mangiare gli umbrichelli, la pasta tipica da condire con funghi oppure da fare all’amatriciana.

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Narni

La città che ha ispirato “Le cronache di Narnia” non può che essere una tappa obbligata, se state prendendo appunti su cosa vedere vicino Viterbo. Narni è un gioiello di rara bellezza, sito di importanza storica e archeologica e vi accoglierà con una lunga lista di appuntamenti culturali ed enogastronomici. Non perdete la visita all’imponente Rocca di Albornoz, voluta da Papa Innocenzo VI e appollaiata sul Colle Sant’Elia come a tenere d’occhio tutta la vallata di Spoleto. Poi perdetevi tra le intricate vie del centro storico, tra ex conventi e botteghe, profumo di tartufo e scorci fantasy come i resti del Ponte di Augusto, lungo il corso del cristallino fiume Nera. Una delle attrazioni principali della cittadina umbra è senza dubbio rappresentata da Narni sotterranea, un percorso ipogeo che si snoda tra cripte segrete sotterranee, scoperte per caso solo qualche decennio fa. Adatto anche ai più claustrofobici, vi assicuriamo sarà un’esperienza che non dimenticherete! Se non sapete quando andare, vi consigliamo di farlo in occasione della Corsa all’Anello, secondo alcuni la più bella rievocazione storica dell’Umbria medievale.   

Foto di cosa vedere a Narni in Umbria

Acquapendente

Tra i borghi più belli vicino Viterbo, c’è Acquapendente. La sua particolarità sta nel fatto che non si tratta di una città romana…e neppure etrusca. Tradizionalmente, si ritiene nacque a partire da un piccolo borgo, posto lungo l’importante Via Francigena (antica rete di collegamento tra la Francia, Roma e le cittadine di imbarco per la Terra Santa) e di cui oggi rappresenta una delle tappe più belle. Dal carattere mistico e devoto, Acquapendente viene anche chiamata la Gerusalemme d’Europa, e ospita un patrimonio artistico, culturale e naturale che vi lascerà senza parole. Tra le attrazioni da non perdere, la Torre Julia de Jacopo, chiamata così in onore della giovane che nel 1550 salvò la città durante un attacco, e la Torre dell’Orologio, ultimo baluardo di ciò che fu il Castello di Federico I Barbarossa, prima che la popolazione gli si ribellasse contro nel 1166. Fate un salto alla Basilica del Santo Sepolcro, fondata dalla Regina Matilde di Westfalia, al bellissimo Palazzo Viscontini e al Palazzo Comunale. Due dei momenti dell’anno in cui vi consigliamo la visita ad Acquapendente sono certamente la terza domenica di maggio, per vedere I Pugnaloni, mosaici di petali e fiori realizzati in occasione della Festa di Mezzomaggio, e lo storico carnevale aquesiano, tra maschere e carri che adornano la città.  

Borgo e Castello di Torre Alfina

Piccola frazione del comune di Acquapendente, Torre Alfina è immersa nella natura spicca su un dolce colle, a 602 metri di altitudine. Le viuzze strette, i giardini e i boschi tutt’intorno l’hanno resa uno dei Borghi più belli d’Italia. Tra le cose da fare e visitare in zona trovate lo splendido Castello di Torre Alfina, edificato a partire da un’antica torre dall’ultimo re longobardo, Desiderio, e col tempo abitato dalla famiglia Monaldeschi e da Francesco Sforza della Cervara, potente capitano di cavalleria che trasformò il castello in una sfarzosa villa rinascimentale. Nel 1880 fu il marchese belga Edoardo Cahen ad acquistare il maniero e a renderlo così come lo vediamo ancora oggi. Dai giardini pubblici del Castello di Torre Alfina si accede all’incantevole Bosco del Sasseto e alle sue meraviglie naturali. Un vero e proprio capolavoro di arte e natura per una fuga fiabesca dalla città.

Villa Adriana e Villa d’Este, Tivoli

Cosa vedere vicino Viterbo, se non questi tesori UNESCO… Visitare Tivoli e non innamorarsene perdutamente è prova durissima. Come un cuore di diamanti, per nulla messo in ombra dalla vicina e imponente Roma, questa cittadina laziale splende nella campagna romana, ai piedi dei verdi Monti Tiburtini. Venne fondata, secondo Dionisio, ben prima della Capitale, e col nome di Tibur Superbum la troviamo citata persino nell’Eneide di Virgilio. Non a caso, divenne ben presto luogo di vacanze e relax per tutta la nobiltà romana, imperatori e cardinali compresi, che qui fecero edificare alcune delle ville più belle di tutti i tempi, oggi Patrimonio UNESCO. Iniziate l’esplorazione con la visita di Villa Adriana, voluta dall’omonimo imperatore e costruita tra il 118 e il 138 d. C. Dei 120 ettari che occupava al tempo, coi suoi fasti e palazzi e fontane e giardini, oggi ne avrete ben 40 per meravigliarvi fra grandi e piccole terme, il canopo, che Adriano fece costruire in onore dell’omonima città egizia, e il pecile, con la sua piscina circondata dal giardino. 

Simbolo di Villa Adriana, e non troviamo parole per descriverne la reale bellezza, è il Teatro Marittimo, un’isola artificiale, circondata d’acqua, e un tempo ospitante una residenza minore che permetteva agli ospiti isolamento e pace. 

Se Villa Adriana rappresenta lo sfarzo romano, Villa d’Este fa lo stesso col Rinascimento italiano. Voluta dal cardinale Ippolito II d’Este, figlio di Lucrezia Borgia, questa imponente dimora vanta innanzitutto il Palazzo di rappresentanza, coi suoi vialone e la grande loggia. Dai nobili appartamenti affrescati, è possibile scorgere parte dei tesori che costituiscono i giardini terrazzati. Passeggiate alla scoperta delle famose fontane zampillanti della villa, veri e propri teatri d’acqua.  

Borghi e Necropoli etrusche di Cerveteri, Tarquinia e Tuscania

Tra i siti vicino Viterbo da non perdere ci sono le necropoli, grandi testimonianze della potente civiltà etrusca. A Cerveteri, poco distante da Roma, si trova la Necropoli della Banditaccia, con migliaia di sepolcri, incroci e piazze e una strabiliante pianificazione urbana. Insieme alla Necropoli di Monterozzi, in quel di Tarquinia, fa parte dell’elenco dei Patrimoni UNESCO. Monterozzi, in particolare, è conosciuta per le sue 200 tombe dipinte. Scene di vita quotidiana e colori accesi che oggi rappresentano l’unica forma di arte classica risalente al periodo pre romano, in tutta l’area del Mediterraneo. Se l’archeologia e la storia vi appassionano, vi consigliamo di fare un salto anche poco più a Nord, non lontano da Viterbo dove, a pochi chilometri da Tuscania si trovano ben sette necropoli, risalenti addirittura al VII secolo a.C. Noi vi consigliamo di iniziare la visita dalla Necropoli della Madonna dell’Olivo. Vi troverete in un paesaggio mozzafiato, da cui la vista sulla valle del Fiume Marta si fonde a quella degli antichi gradoni su cui sono disposte le tombe. Di questa necropoli vi segnaliamo la misteriosa Grotta della Regina e le Tombe della Famiglia Curunas. Altri insediamenti che vale la pena mettere in lista sono quelli dell’Ara del Tufo, Peschiera e Pian di Mola.

Monasteri Benedettini 

La provincia di Viterbo ospita numerosi siti religiosi e di interesse culturale che vale la pena conoscere e visitare. Tra questi, fanno capolino i Monasteri Benedettini, rappresentati in questa zona dall’Abbazia di Santa Maria di Farfa, nel cuore della Sabina, che se ne sta quieta ai piedi del Monte Acuziano. Ancora abitata dai monaci, fu dichiarata Monumento Nazionale già nel 1928 e oggi è meta di pellegrini e turisti che qui cercano serenità e semplicità. Altro luogo di culto importante per tutta la Chiesa, e tra i più belli da visitare, è il Sacro Speco di San Benedetto, fondato da San Benedetto da Norcia quasi mille anni fa e che, assieme al Monastero di Santa Scolastica se ne sta incastonato tra le rocce del Parco Regionale dei Monti Simbruini, non lontano dal comune di Subiaco. Tra queste alture il giovane monaco sperimentò quella che ancora oggi è definita fuga mundi, la fuga dal mondo che porta ad una vita più eremitica, lontana dal resto della società. A dare forma al paesaggio culturale degli insediamenti benedettini dell’Italia medievale, spicca l’autorevole Abbazia di Montecassino, fondata nel 529 sul Monte Cairo, dove prima sorgeva un vecchio insediamento. Si tratta di uno dei luoghi di culto più famosi al mondo, ed è qui che San Benedetto scrisse la sua Regula monachorum, l’insieme di principi che ancora orientano la vita religiosa dei monaci. Resterete colpiti dalla vista sulla città di Cassino e dagli splendidi interni dell’imponente edificio.

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Villa Lante Della Rovere, Bagnaia

Bagnaia è una piccola frazione del comune di Viterbo, conosciuta nel Medioevo col nome di Castrum Balneariae, costituita da un antico cuore sorto attorno ad un castello. Dal Duecento al Cinquecento fu amatissima meta di vacanze estive per vescovi e cardinali. Fu proprio uno di questi, il cardinale Raffaele Riario della Rovere, a commissionare nel 1498 la realizzazione di un grande parco per la caccia. Da qui, negli anni, e grazie al contributo di diverse figure illustri, come il cardinale Francesco Gambara da Brescia, e all’architetto Jacopo Barozzi, prese forma quella che oggi conosciamo col nome di Villa Lante della Rovere, uno degli esempi più belli di villa rinascimentale d’Italia. Se sceglierete di visitarla, sappiate che vi aspettano splendide logge, affreschi e fontane, come la Fontana dei Giganti e la Fontana dei Mori, circondata da labirinti di siepi basse. Inserite Villa Lante della Rovere tra le tappe di cosa vedere vicino Viterbo insieme ai giardini del Sacro Bosco di Bomarzo e Villa Farnese, a Caprarola, perché si tratta di una destinazione davvero imperdibile.

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Villa Farnese, Caprarola

Vista dall’alto è una stella a cinque punte, questa perla rinascimentale preziosa e potente. Siamo a pochi chilometri dalle celesti sponde del Lago di Vico e sul colle più alto della cittadina di Caprarola svetta, imponente, Villa Farnese. Voluta dal cardinale Alessandro Farnese, passato alla storia come Papa Paolo III, questa dimora venne modificata a più riprese in tutto il corso del Cinquecento, fino a diventare uno dei simboli dell’architettura manierista in Italia. Grandi scalinate a fare gli onori di casa, affreschi sontuosi e abbondanti in tutte le sale, giardini rigogliosi e boschi di abeti bianchi: sono solo alcune delle bellezze che vi aspettano a Villa Farnese. Prima o dopo la visita, non perdete l’occasione di gironzolare nel centro storico di Caprarola, con le sue viuzze medievali e le numerose fontane, la lunga Via Dritta e le osterie in cui mangiare prelibatezze della cucina locale.

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Castello Orsini, Soriano nel Cimino

Su cosa vedere vicino Viterbo potremmo scrivere per giorni e giorni e il Castello Orsini, di cui vi stiamo per raccontare, è uno dei siti più belli di tutta la Regione. Si trova a Soriano nel Cimino, un piccolo comune non lontano da Viterbo e perfetto per una gita che consideri anche le vicine Bomarzo e Vitorchiano. Con le sue mura possenti spicca massiccio e impavido, a protezione dei pianori circostanti. Venne costruito sulle vestigia di un avamposto precedente per volere di Papa Niccolò III, nato Giovanni Gaetano Orsini, e i lavori, cominciati nel 1277, si concentrarono accanto al palazzo-torre di proprietà della famiglia Guastapane-Pandolfo. Nei secoli il Castello Orsini fu conteso tra le famiglie più influenti del territorio e tra le sue stanze abitarono i Colonna, gli Sforza, i Borgia e poi gli Albani e i Chigi. Si dice fu abitato anche dal fantasma del povero Marcello Capece, amante sfortunato, prima di diventare una temibile prigione e poi, finalmente, aprire al pubblico per una visita del tutto originale. 

Lago di Vico e Monti Cimini

Il Lago di Vico è uno specchio d’acqua quieto e basso, il cui perimetro si discosta dalla forma tondeggiante, tipica dei laghi vulcanici della zona, a causa del Monte Venere, testimonianza della più recente tra le eruzioni, che in questo territorio sono state responsabili di gran parte del geomorfismo attuale. Circondato di canneti e boschi di faggio e cerro, custodisce sentieri naturalistici ideali se cercate una breve fuga dalle città più grandi e avete voglia di rigeneranti passeggiate lungolago. Prendetevi il tempo per esplorare i vicini Monti Cimini, anch’essi di origine vulcanica, e molto noti, fra le cose, per le prospere raccolte di funghi porcini, castagne e nocciole, che da queste parti, soprattutto in Autunno, mandano tutti in brodo di giuggiole

Sacro Bosco di Bomarzo

Tra i luoghi più belli vicino Viterbo c’è senza dubbio il Sacro Bosco di Bomarzo. Un ambiente bizzarro e davvero unico al mondo che vi stupirà con le sue curiose bellezze. Si tratta di un parco di sculture, voluto nel 1547 dal principe Pier Francesco Orsini, e caratterizzato da elementi gargantueschi e per certi versi anche minacciosi, come il mascherone oppure l’orco, la figura simbolo di Bomarzo, e il drago alato. Passeggiando meravigliati tra olmi, meli selvatici e noccioli, vi imbatterete in quelle che vengono notoriamente chiamate architetture impossibili, come l’improbabile, eppure stabilissima, casa pendente, in cui vi consigliamo di entrare per provare una sensazione di smarrimento piuttosto divertente. Il Sacro Bosco di Bomarzo si discosta totalmente dall’idea di giardino all’italiana composto e raffinato e vi accoglierà per un’esperienza affascinante e illusiva, allusiva e misteriosa. Ricordate sempre di prenotare il biglietto sul sito, vi aspetta una “finzione scenica travolgente”, come ne scrisse l’architetto romano Bruno Zevi. 

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Giardino dei Tarocchi, Capalbio 

Cosa vedere vicino Viterbo con i bambini… “A me dà più soddisfazione di fare qualcosa di bello per gli altri e per me, che avere, avere, avere, avere, sempre di più, di più, di più…” scrive l’ideatrice di questo luogo delle meraviglie chiamato Giardino dei Tarocchi. Niki de Saint Phalle sembra aver preso ispirazione da Parc Guell, a Barcellona, per le sculture che ha realizzato in metallo e ceramiche colorate a partire dal 1979 e fino al 1996, dando vita a un parco esoterico ed esotico, lontano eppure così in grado di stupire tutti. Aperto solo parte dell’anno, il Giardino dei Tarocchi si trova nel comune di Capalbio, subito al confine con la Toscana, è composto da 24 statue principali ispirate al mondo degli arcani maggiori, le figure più simboliche dei tarocchi. Tra vasche e specchi, ampie sale color porpora e animali seminascosti dalla vegetazione, il nostro consiglio è quello di lasciarvi andare alla scoperta senza troppe guide. Ne varrà la pena!

Bosco del Sasseto

A proposito di luoghi magici, se state pensando a cosa vedere vicino Viterbo, che abbia a che fare con la natura, non possiamo non inserire in questo elenco il Bosco del Sasseto. Siamo nella zona più settentrionale del Lazio, al confine con l’Umbria, e una piccola stradina, a ridosso del Castello di Torre Alfina, conduce a un angolo verde che somiglia più a un’ambientazione fiabesca. Tra felci cresciute sulle rocce laviche, tronchi annodati e antichi e il cinguettio di decine di specie, vi concederete un momento di pura poesia, che il bosco sa sempre come donare. Il Bosco del Sasseto è un vero e proprio monumento naturale, perciò ricordate di prenotare la visita.

Parco Naturale Regionale di Bracciano Martignano

Nella nostra lista di cosa vedere vicino Viterbo figurano anche destinazioni certamente meno note o meno turistiche, rispetto alle città e agli scorci più conosciuti del Lazio, ma non per questo meno affascinanti o meritevoli di una visita. Il Parco Naturale Regionale di Bracciano Martignano è un’oasi di bellezza, ideale per una vacanza di qualche giorno o anche per una tappa rigenerante, lontana dalle grandi città. Sulle sue acque blu, a riempire le antiche caldere vulcaniche che qui forgiarono il territorio, si specchiano punti di interesse davvero straordinari, come il Castello Orsini-Odelaschi di Bracciano e i borghi pittoreschi di Anguillara Sabazia e Trevignano Romano. Se siete amanti delle lunghe scarpinate, sappiate che gli itinerari naturalistici tra cui potrete scegliere una volta giunti nei pressi del Parco Naturale Regionale di Bracciano Martignano sono davvero tantissimi. Noi vi suggeriamo di inerpicarvi sulle dolci colline che fanno da lembo tra il Lago di Bracciano e il piccolo Lago di Martignano, per godere di un panorama davvero mozzafiato.

Lago di Bolsena e dintorni

Il lago vulcanico più grande d’Europa è un’ellisse blu nella zona settentrionale del Lazio, quasi al confine con l’Umbria e la Toscana. Il Lago di Bolsena è una sorpresa inaspettata per chi giunge sulle sue sponde per la prima volta, ma la sua storia (e quella degli insediamenti, che nei pressi del lago trovarono il terreno più fertile per attecchire), si perde nella notte dei tempi. Attorno alle sue rive abitarono etruschi e romani e l’architettura medievale che adorna gli splendidi borghi di Bolsena, Marta e Capodimonte, che vi consigliamo assolutamente di visitare con calma, è ancora ben evidente. Una particolarità del Lago di Bolsena è che dal suo interno fanno capolino due piccole isole, l’Isola Bisentina, uno scrigno di arte e natura, e la selvaggia Isola Martana, a forma di mezzaluna, e che nel corso della storia fu teatro di vicende dal carattere non sempre gentile. Su questo minuscolo fazzoletto di terra venne tenuta prigioniera, e poi uccisa, Amalasunta, figlia di Teodorico e regina dei Goti. Antichi tranelli a parte, tra rievocazioni storiche, sport acquatici e piatti prelibati della cucina locale, il Lago di Bolsena vi convincerà a tornare e tornare ancora.

Riserva Naturale delle Saline, Tarquinia

Gemma salmastra dal valore inestimabile, la Riserva Naturale delle Saline di Tarquinia rappresenta un luogo unico del territorio Laziale ed è una delle ultime saline ancora visitabili in tutto il Paese. Zona conosciuta fin dai tempi più antichi, l’attività di produzione conobbe un periodo di arresto nel Medioevo per poi tornare in auge all’inizio dell’Ottocento, grazie a Papa Pio XIX. Oggi non viene più utilizzata ma è diventata un’oasi di importanza notevole perché accoglie numerose specie di avifauna. Simbolo della riserva, infatti, sono i fenicotteri rosa, che tra queste basse acque amano rifocillarsi in gruppi numerosissimi. Altre specie comunemente avvistabili in zona sono gli aironi, i cormorani, i falchi pescatori e anche volpi e scoiattoli. Amanti delle uscite fotografiche e della natura, questo è un posto che fa assolutamente al caso vostro. 

Centri Termali del Lazio 

Tra i posti romantici vicino Viterbo non possiamo non menzionare le terme e i centri termali. Da sempre luoghi di ritrovo molto frequentati, sono il posto perfetto per lasciare alle spalle impegni e pensieri, e dedicare qualche ora al benessere del corpo e della mente. Il motivo per cui la zona settentrionale del Lazio ospita tanti centri termali è da attribuire ai fenomeni vulcanici, che interessarono il territorio e attraverso i quali si formarono anche le caldere, che oggi ospitano i laghi, e le alture dei Monti Sabatini e dei Monti Cimini. Tra i centri termali più belli ci sono, senza dubbio, le Terme dei Papi, il cui nome suggerisce chiaramente chi furono i suoi ospiti più illustri. Con la piscina termale monumentale, una grotta naturale e il bagno turco scavato nella roccia, sono piuttosto note per gli aspetti curativi delle acque. Altri due centri da non perdere sono le terme di Stigliano, che all’esperienza termale uniscono i comfort dell’hotel 4 stelle, elegante e raffinato, e le piscine Carletti, terme libere a pochi chilometri da Viterbo. Ancora, sempre nei pressi di Viterbo, e comode se siete in cammino lungo la Via Francigena, potreste valutare le terme del Bagnaccio, immerse in un grande parco. Cantate anche da Dante nella sua Divina Commedia, troviamo le terme del Bullicame, antichissime e dalle proprietà curative rinomate. L’ingresso è gratuito e vale assolutamente la pena farci un salto. Chiudiamo la lista con le terme libere più conosciute, le spettacolari terme di Saturnia, secondo la leggenda create dal dio Saturno stesso, e iconiche con le loro terrazze bianche carbonatiche e l’acqua calda sulfurea che rende la località delle Cascate del Mulino un luogo iconico e desiderato. 

Cascata delle Marmore

A un quarto d’ora di auto da Terni, in Umbria, si trova la Cascata delle Marmore, considerata il salto artificiale più alto del mondo. Oltre ad incantare i visitatori con le sue bellezze paesaggistiche, questo luogo è immagine di una straordinaria opera d’ingegneria romana, che lascia letteralmente senza fiato. Venne realizzata a partire dal 271 a. C. con l’obiettivo di far defluire le acque del fiume Velino (un tempo responsabili di inondazioni e del Lacus Velinus, lago ormai bonificato) nel fiume Nera, affluente del Tevere. La cascata, coi suoi 165 metri di altezza, è tutta un trionfo d’acqua dolce e vegetazione rigogliosa, grotte carsiche e itinerari naturalistici per ogni visitatore. Tra i posti romantici vicino Viterbo non può certo mancare una scarpinata fino al balcone degli innamorati, da cui si accede a una delle viste più belle sulla Cascata delle Marmore. Ricordate, però, che l’ingresso a questo luogo è riservato a un numero limitato di persone ogni giorno, vi consigliamo quindi di controllare la disponibilità e prenotare i biglietti sul sito.   

marmore cascate vicino viterbo

Vulci Parco Naturalistico Archeologico, Montalto di Castro

Di parchi archeologici e di cose da visitare vicino Viterbo ce ne sono davvero tantissimi, ma il Parco Naturalistico Archeologico di Vulci merita un racconto speciale, per varie ragioni. Innanzitutto si estende per più di 120 ettari tra canyon vulcanici e prati di smeraldo, resti dell’antica città etrusca abbracciati dalla macchia mediterranea. Poi va ricordato che Vulci fu una delle città più importanti dell’antica Etruria, la storica regione compresa tra l’Arno e il Tevere. Di questa importanza vi renderete conto passeggiando col naso all’insù tra templi in tufo e archi romani, fino ad arrivare alla sontuosa domus del criptoportico, villa risalente al II secolo avanti Cristo e al mitreo, un piccolo luogo di culto che ospita la statua del dio Mitra intento ad uccidere il toro. Tra i punti d’interesse più straordinari di questo luogo spicca la necropoli etrusca, dove potrete osservare gli splendidi affreschi della Tomba François, dal nome dell’archeologo che fece la scoperta, e il grande Tumulo della Cuccumella. Oltre a storia e archeologia, Vulci ospita un parco naturalistico che vale assolutamente la pena visitare. Tutti i percorsi sono bellissimi, suddivisi in base a quanti chilometri avrete voglia di camminare, e tutti portano al Laghetto del Pellicone, oasi di pace e relax che qualcuno di voi ricorderà perché negli anni è stato scelto come set cinematografico per pellicole di caratura nazionale come “Tre uomini e una gamba” di Aldo, Giovanni e Giacomo, e “Non ci resta che piangere” con Roberto Benigni e Massimo Troisi alle prese con Leonardo da Vinci. Nei dintorni di Vulci vi consigliamo una tappa al Castello dell’Abbadia, raggiungibile attraverso il passaggio sull’incantevole Ponte del Diavolo, macero di storia e leggende. 

Antica città di Ferento

Ferento fu un ricco municipio situato sul colle di Pianicara, una lingua di tufo lambita dai torrenti Acquarossa e Vezzarella, a pochi chilometri da Viterbo. La storia di Ferento è legata a doppio filo con quella della Roma Imperiale: qui nacquero l’imperatore Marco Salvio Otone e Flavia Domitilla, moglie di Vespasiano e madre di Tito e Domiziano. Purtroppo, in seguito alle cruente invasioni barbariche Ferento perse gran parte del potere ma, se passate da queste parti, fermatevi per una passeggiata tra le rovine di sontuose opere pubbliche. La civitas splendissima, infatti, ospita ancora un teatro (completo di scaena per gli attori e cavea per gli spettatori), un anfiteatro e grandi strutture termali. Fate caso alle splendide decorazioni a mosaico dei pavimenti, ne resterete ammaliati. Ricordate che la visita di Ferento è libera, ma la prenotazione obbligatoria.

Val d’Orcia

Quando ci si chiede cosa vedere vicino Viterbo forse la Val d’Orcia è tra le prime destinazioni a tornarci alla mente, un Patrimonio UNESCO fatto di colline e ulivi, alti cipressi e desideri affidati al vento. Siamo nella porzione meridionale della Toscana, in provincia di Siena: un luogo ideale per pianificare tour enogastronomici, cammini, esperienze e visite guidate. I comuni di cui si compone la Val d’Orcia sono principalmente cinque: Radicofani, Pienza, Castiglione d’Orcia, Montalcino e San Quirico d’Orcia, tutti molto vicini tra loro e che noi vi consigliamo di esplorare in lungo e in largo. La valle è attraversata dalla Via Francigena, qui è dove vi consigliamo di valutare l’idea di un viaggio a piedi che, senza dubbio, vi permetterebbe di apprezzare a pieno una delle zone più celebri al mondo. Nel tempo, infatti, sono numerosi gli scrittori e i personaggi del grande cinema che hanno scelto di includere la Val d’Orcia nei propri lavori. Un suggerimento prima di partire? Guardare per la centesima volta “Il Gladiatore”, con Russel Crowe, oppure “Sotto il sole della Toscana”, di Audrey Wells.

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