Escursione a Edimburgo: Castlelaw Hill fort e Rosslyn Chapel

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La Scozia è un paese incredibile. Vivendo nella capitale e amando alla follia i viaggi, appena posso mi ritaglio un posticino sulla mappa, individuo un luogo inesplorato da raggiungere e parto, alla scoperta. Indosso maglioni e sciarpe di lana, guanti e scarpe comode, porto con me i miei quaderni (sempre più di uno, una mania che ho) e l’iPhone. Perché avrò bisogno della mappa, del gps, di Spotify e delle mie app per foto preferite. Magari. Ma magari no.

Così sabato ho riempito lo zaino e mi sono diretta a sud della città. A pochi km da Edimburgo c’è il Parco regionale di Pentland Hills. Non mi sono inoltrata nel verde, perché vorrei tornarci in primavera, ma ho fatto un salto a Castlelaw Hill Fort, una collina utilizzata probabilmente come sito difensivo 2000 anni fa e che nasconde ancora oggi, nei sotterranei, un ambiente-passaggio in pietra di interesse storico.

 

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Ci sono diversi siti sotterranei come quello di Castlelaw nel Paese. Gli studiosi le chiamano “case di terra”. Quella di Castlelaw è lunga circa 20 metri e, secondo le versioni più accreditate, sarebbe servita come ambiente di raccolta di cereali e prodotti caseari, forse usati come moneta di scambio con l’esercito romano.
Qualunque sia il mistero che questa verdissima collina nasconde, a me è bastato raggiungerne la cima e buttare lo sguardo lontanissimo, fino all’orizzonte, per sentirmi bene. Le tante pecorelle al pascolo, il vento che non si arresta mai da queste parti, i colori tenui della brughiera e la neve a chiazze sull’erba sono valse il viaggio.

Scozia Edimburgo Rosslyn Chapel

Poi, sulla via del ritorno, un’inaspettata deviazione. Sbagliamo l’uscita e ci ritroviamo sulla strada per la Rosslyn Chapel. Strano, perché più volte sono stata vicinissima a visitare questo posto e mai mi era riuscito di fare capolino. Sabato mi ci ha portato il caso. O il destino. O, diciamo, un felice errore.

Quelli di voi che avranno letto ”Il Codice da Vinci”, o visto la versione cinematografica con Tom Hanks, sapranno già di cosa parlo. Una piccola e bellissima chiesetta in pietra, piena di simboli massonici, presenze inquietanti, iscrizioni misteriose e leggendari riferimenti ai templari.

Rosslyn Chapel risale al 1446, quando sir William Sr. Clair la fondò nel cuore della Scozia, ed ancora oggi mantiene la sua funzione di luogo di culto. Di stile gotico, con bellissime finestre a sesto acuto, contrafforti e gugliette decorative, è celebre molto più per i simboli stranissimi e i segreti che custodisce: un tesoro di messaggi nascosti e iscrizioni da decifrare che vi lasceranno con qualcosa di inquietante e meraviglioso addosso. Molti turisti sono cominciati ad arrivare qui dopo l’uscita del libro di Dan Brown. Alla fine del romanzo, infatti, i personaggi giungono qui nella loro ultima tappa alla ricerca del Graal. Mito e leggenda, storia e fantasy si intersecano in modo perfetto e vi sembrrà di essere in una saga avvincente da lasciare senza fiato.

Scozia Edimburgo Rosslyn Chapel

Scozia Edimburgo Rosslyn Chapel

La cappella è lunga poco più di 20 metri, ma in questo poco spazio raccoglie centinaia di piccoli rebus da decifrare. Un’iscrizione in latino riporta una frase attribuita a re Dario (Il vino è potente, il Re è più potente, le donne lo sono anche di più, ma la verità prevale su tutti), alcune scene scolpite nella roccia rappresenterebbero i 7 vizi capitali, e poi c’è ovunque un continuo riferimento alla natura. Il soffitto, ad esempio, è trapuntato di stelle, margherite, gigli, rose e fiori di campo, tra cui spiccano piccole figure legate alla storia di Cristo.

Nella Cappella della Vergine Maria ci sono i più evidenti simboli legati alla massoneria. Da un angelo a testa in giù (rappresentazione dell’Angelo caduto), a una scena di danza macabra, con la morte a guidare un corteo di 16 figure (trionfo della morte sulla vita), dalla colonna del maestro scalpellino, che uccise il suo apprendista, perché più virtuoso di lui, a una serie di draghi sulla base della colonna del giovane. E poi uomini verdi, pannocchie di granturco (alcuni Cavalieri avrebbero raggiunto l’America quando fu scoperta) e, come se non bastasse, a aumentare il senso di mistero: un gatto nero che se ne sta tutto il giorno a dormicchiare sui banchi della chiesa: custode perfetto per questo luogo avvolto dall’enigma.

Ci sono anche un piccolo museo, un café e uno shop, dove portare a casa qualche ricordo. Se non vi bastasse quel senso di magico e irrisolto che si sarà insinuato nel frattempo.

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5 comments
  1. Nel mio viaggio in Scozia (in collaborazione con Skyscanner tra l’altro) non sono riuscita ad andarci e ho rosicato un sacco! Che bello vedere le foto, toccherà tornare :)
    Ma lavori nella sede a Edimburgo? Perché se così ti ho sicuramente incrociata :)

    1. Ciao Fede, è una chiesetta incredibile! Eravamo in due + il gatto nero che vive lì, una visita quasi da brividi. A parte tutto, è davvero un posto speciale. Sì, lavoro nella sede centrale di Edimburgo, ma, quando sei stata in visita nei nostri uffici, io ero in ferie :( So che ti ha fatto da “Cicerone” Filippo. Devi tornare!! :D E in agosto c’è il Fringe!

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