Il più bel regalo che potessi trovare sotto l’albero? L’invito del Sindaco della mia città a ritirare il Premio di “Eccellenza sorana” che mi è stato assegnato.
Non capita tutti i giorni di ricevere un invito dal Sindaco della propria città, soprattutto se è l’invito a ricevere un premio, e, ancor meglio, un riconoscimento ufficiale ai propri successi professionali.
È stato un grande onore e un’emozione invincibile ricevere questo Premio dalla Città di Sora, circondata dall’affetto di tanti amici concittadini meravigliosi. Un premio unico di cui si sente tutto il peso, la bellezza e la responsabilità, soprattutto se quella città la ami come io amo la mia, e se per lavoro puoi tornare a trovarla, come si fa con una buona amica, soltanto un paio di volte all’anno.
Come ho detto in una delle mie recenti interviste, la chiave di tutto è sognare. Non farsi spaventare dai sogni, perché mentre si fanno vicini diventano più piccoli e noi ci scopriamo diversi. Per cui, durante il cammino, potremmo accorgerci di desiderare qualcos’altro rispetto a quello che ci auguravamo di perseguire, raggiungere e avverare all’inizio del nostro viaggio.
Io avrei dovuto insegnare. Ho studiato 20 anni per poter avere una classe di alunni da coccolare e che potessi far crescere insieme a me, ma non sempre le aspettative vengono soddisfatte e durante il viaggio ho cercato di cogliere al volo, come stelle luccicanti, mille altre opportunità.
Oggi non ho un pubblico di studenti da redarguire o guidare, ma ho tantissimi amici lettori che vengono a spulciare fra le mie storie, e invece di un’aula polverosa ho tutto il mondo da esplorare.
Vorrei ringraziare il Sindaco di Sora, Roberto De Donatis, per avermi assegnato questo Premio, tutta la sua bellissima squadra, Amministrazione sensibile e attenta, l’Assessore alle Politiche Culturali Sandro Gemmiti (grande persona ed eccellente musicista), il carissimo Valentino Cerrone e l’Ufficio Stampa del Comune di Sora, nella persona di Ilaria Paolisso, cortese e gentilissima. E poi Valeria, che è stato bello riabbracciare dopo tanti giorni lontane e tutti i sorani e i miei fantastici amici venuti a tributarmi un saluto (zie e zii, amiche e amici di una vita, Antonella e la fantastica nonna di Agnese).
Questo 2017 indimenticabile, non poteva che concludersi con un meraviglioso trionfo e darmi la carica per un 2018 che sarà, ve lo dico, stellare!
Auguro a tutti di fare spazio ai propri sogni, di coltivarli e difenderli.
Che questo Natale vi porti l’affetto che meritate, salute, amicizia e curiosità verso cose nuove.
E che il 2018 sia un anno di frutti da raccogliere (perciò, ricordatevi di tenere il naso all’insù).
Tanti auguri di cuore,
Sara