Quello che ho visitato a Buenos Aires è uno dei cimiteri più belli e popolari del mondo. Prende il nome dal signorile quartiere di la Recoleta, uno dei più “europei” della città, con i suoi parchi e palazzi elegantissimi, che un po’ ricordano il Marais di Parigi.
Il Cimitero sorge accanto alla chiesa di Nostra Signora di Pilar, affacciata su un piccolo giardino (nel quale vecchi cantori e poeti spesso si ritrovano per intonare una milonga), e al Centro Cultural Recoleta, uno spazio in cui le arti visive e il design contemporaneo la fanno da padroni.
È di certo il cimitero più grandioso di tutta l’Argentina e non potevo non andare a sbirciare con i miei occhi e a lasciare un pensiero (che poi è stato: “cazzarola che afa!”) sulla tomba di Evita Perón.
Già, perché nel Cementerio de la Recoleta sono custodite, tra quelle di generali, scrittori ed ex presidenti, anche le spoglie di Maria Eva Duarte de Perón, First Lady argentina e seconda moglie del Presidente Juan Domingo Perón, morta a Buenos Aires nel 1952.
La tomba di Evita Perón si trova non molto in vista all’interno del cimitero. Tra sculture di angeli, cappelle decoratissime, piccoli templi e sontuose edicole scolpite: la lapide della signora Perón non spicca certo per maestosità. Piccola e di marmo nero, custodita nella tomba di famiglia: la tomba di Evita delude un po’. La lapide che vi ritroverete davanti, infatti, è in fondo poca cosa, se si pensa al mito legato al nome di Evita, a quello che questa donna ha rappresentato per il Paese e alla curiosità che la sua figura continua a suscitare. Io l’ho trovata una scelta molto sobria ed intelligente ancor più per questo.
Piccola curiosità: sono pochi a sapere che, dopo la sua morte, Evita fu trasporata in Europa, il suo corpo seppellito per qualche tempo a Milano, registrato sotto il falso nome di Maria Maggi de Magistris, e collocata definitivamente nel Cimitero di la Recoleta solo nel 1976.
Gli abitanti di Buenos Aires e molti turisti vengono qui per una passeggiata tranquilla tra i viali ombreggiati, a leggere un libro, o anche solo a riflettere e a pensare in un luogo di pace e raccoglimento. Il silenzio di questo posto è, infatti, interrotto solo da qualche cinguettio e dal miagolio pigrissimo dei tanti gatti, che qui sono di casa.
Può sembrare strano visitare un cimitero, quando si è in vacanza, ma ce ne sono pochi nel mondo (penso al Père-Lachaise di Parigi, o allo Skogskyrkogården di Stoccolma, dichiarato nel 1994 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO) che per la loro magnificenza e bellezza, meritano davvero qualche ora. Fate un salto qui nel pomeriggio (ma prima delle 17:30, o troverete i cancelli chiusi), magari dopo aver visitato il Museo di Arte Latinoamericana: la luce del giorno si fa dorata e sui marmi bianchi tutto si accende di riflessi magici.
CIMITERO DI RECOLETA
Entrata gratuita
Aperto tutti i giorni dalle 7:00 alle 17:45
Visite guidate in inglese alle ore 11:00, tutti i martedì e giovedì
Junín 1760, 1113 Buenos Aires
3 comments
anche io l’ho visitato, ma io sono rimasta un po’ delusa!
Se vuoi vedere un bel cimitero ti consiglio quello acatollico a Roma: stupendo!
Io ne sono rimasta affascinata perché cammini tra i viali e vedi le storie in ogni viso sbiadito delle foto o scuro nel bronzo dei più ricchi, nelle tombe ancora lucidate e in quelle in cui il marmo si è spaccato e la bara è li davanti a te nell’imponenza delle maniglie per prenderla… famiglie intere nei letti a castello delle tombe e angeli e angeli sul tuo cielo di marmo. Ci tornerei, ho girato solo un’ora senza nessuna guida lasciandomi catturare dall’architettura. Grazie per il reportage.
Grazie mille a te, Elianda! Buenos Aires è bellissima e ci sono angoli preziosi.