I 22 Musei nella Natura più belli del Mondo. Scoprire l’Arte Moderna e Contemporanea immersi nel verde, su isole galleggianti, o fra parchi di sculture, foreste, vulcani, labirinti e gallerie a cielo aperto.
I musei più belli del mondo che troverete in questa lista sono centri di arte moderna e contemporanea sbocciati nel verde. Musei che si sono ritagliati uno spazio vitale a pochi chilometri dalla città, o che sono spuntati come fiori di loto su isole esotiche, o che abbiano inteso di dare valore a un territorio straordinario, scegliendolo come casa ed entrandovi in simbiosi completa, rinfrescando quel legame sempiterno e quanto mai proficuo fra Arte e Natura.
Musei a cielo aperto, labirinti in cui inoltrarsi alla scoperta di sculture-gioiello, ma anche edifici avveniristici opera di archistar, collezioni con vista arcipelago, giardini, case d’autore e foreste “incantate”. 22 Luoghi d’arte bellissimi, da vivere senza problemi di distanziamento sociale e di cui godere appieno in ogni stagione; dal Giappone al Brasile, passando per gli Stati Uniti, la Scandinavia, la Scozia, l’Italia e le Isole Canarie. Scoprite questi mondi coloratissimi e lasciatevi ispirare per una gita fuori porta o per il prossimo viaggio a lungo raggio.
22 Musei bellissimi immersi nella Natura
Inhotim Museum, Brasile
Aperto al pubblico nel 2006, nel territorio di Brumadinho, a circa un’ora di auto da Belo Horizonte, l’Inhotim è un Centro di Arte Contemporanea immerso in un giardino botanico con centinaia di specie diverse di piante tropicali. In tutto, 140 ettari di spazi verdi in cui sono installate come fiori esotici opere dai colori squillanti e in cui fanno bella mostra di sé i capolavori di oltre 100 artisti Brasiliani e internazionali. I padiglioni in cui sono esposti dipinti, sculture e opere video punteggiano uno spazio immacolato e unico per biodiversità, un avamposto della foresta pluviale atlantica e del Cerrado, tra gli ambienti del mondo più straordinari e a rischio, allo stesso tempo. La visita in questo luogo meraviglioso è anche l’occasione per respirare appieno la bellezza della savana brasiliana.
Riapertura prevista: 7 novembre 2020
Teshima Art Museum e Naoshima island, Giappone
Se mai organizzerete un viaggio in Giappone, non potete non includere nel vostro itinerario anche la visita alle due isole-museo di Naoshima e Teshima, parte della prefettura di Kagawa, nel mare interno di Seto, e luoghi della Triennale di Sotouchi, un importante Festival di Arte contemporanea nato nel 2010. Tra i molteplici spazi dedicati all’arte, fate un salto al Teshima Art Museum, opera dell’architetto Ryue Nishizawa e dell’artista Rei Naito, un edificio in cemento senza pilastri, che per struttura ricorda l’aspetto di una goccia, o di un guscio d’uovo aperto ai suoni, alla brezza e alla vita degli animali dell’isola. A Naoshima, invece, non dimenticatevi di visitare il Benesse Art Site, di avvistare le architetture di Tadao Ando e l’ormai iconica zucca gialla a pois dell’artista Yayoi Kusama. Due isole imperdibili che annoveriamo senza dubbio fra i Musei più belli del mondo!
Museum SAN, Corea del Sud
Il già citato architetto giapponese Tadao Ando è questa volta artefice di uno dei musei più belli dell’Asia. Parliamo del Museo SAN, il cui acronimo suggerisce in maniera inequivocabile il legame tra Spazio, Arte e Natura, ma anche l’appartenenza al proprio territorio (San significa “montagna” in coreano). Siamo nel territorio montano di Wonju, nella Provincia di Gangwon, in Corea del Sud. A circa due ore da Seoul, recluso tra la fitta vegetazione della regione in cui si trova, il SAN è più simile a un minimalista eremo contemporaneo, che a un museo. Aperto nel 2013, ha negli anni rafforzato la sua presa sui turisti, che ogni anno qui arrivano in visita per godersi una straordinaria architettura immersa nel verde. Tra le attrazioni più visitate della Corea, il Museo SAN è un gioiello imperdibile. Si compone di diverse strutture, tra cui il Welcome center, i giardini di fiori, di acqua, e di pietra, il Museo vero e proprio e la James Turrell Exhibition Hall.
Louisiana Museum, Danimarca
Ne ho visitati tantissimi negli anni e per me il Louisiana Museum of Modern Art resta uno dei musei più belli del mondo. Uno di quei luoghi per i quali ci si deve ritagliare del tempo, da raggiungere prendendo diversi mezzi e allontanandosi dalla città, nei quali arrivare con una grande aspettativa. Ogni volta colmata. Siamo a Humlebæk, a nord della capitale danese. L’architettura dell’edificio è quella modernista della metà del secolo scorso, opera di Jørgen Bo e Wilhelm Wohlert, su commissione di Knud W. Jensen, e prende spunto dalle ville sulla baia della West coast americana, ma anche dal minimalismo giapponese. Aperto nel 1958, oggi il Louisiana è uno dei centri di arte moderna e contemporanea più importanti al mondo. Uno spazio dedicato interamente all’arte, tra padiglioni, gallerie e sculpture-park, armoniosamente integrato nella natura. Un gioiello adagiato lungo la costa della Selandia del Nord, a circa quarantacinque minuti da Copenaghen.

Fondation Maeght, Saint-Paul-de-Vence, Francia
Se siete in viaggio lungo la Riviera Francese (tra i paesaggi della Provenza e della Costa Azzurra) o in Liguria, concedendovi una deviazione, vi consiglio di fare un salto al centro di Saint-Paul-de-Vence. Tanti artisti hanno vissuto qui, come Marc Chagall, mentre altri, come Picasso, vi sono stati più volte di passaggio, spesso ospiti del celeberrimo Hotel La Colombe d’Or. D’altronde, a Saint-Paul-de-Vence l’arte si respira ad ogni angolo. Officine di artisti e gallerie sono disseminate ovunque, ma fra tutte spicca la straordinaria Fondazione Maeght, un rinomato centro di arte moderna e contemporanea che raccoglie le collezioni di Marguerite e Aimé Maeght (gallerista di Miró), in una villa mediterranea reinterpretata in chiave modernista da Josep Lluís Sert, e incastonata nel verde della Colline Del Gardettes. Non un vero museo, ma un luogo pensato originariamente per accogliere amici artisti e incentivarli ad esporre, e per raccogliere una grandiosa collezione di opere d’arte di famiglia. Oltre alle sale in cui sono esposti i capolavori dei più grandi nomi del secolo scorso, merita una nota a parte il giardino di sculture in cui, tra fontane, vasche e zone lussureggianti, saltano all’occhio installazioni di Chagall, Braque, Giacometti e Miró. Prima di andare via, non dimenticate di fare un salto allo shop, per acquistare gadget ricordo e le bellissime stampe Maeght.
Artipelag, Svezia
Non potrei non citare Artipelag, fra i musei più belli del mondo che riescono a coniugare arte, architettura ed elemento naturale. Uno dei tanti fantastici luoghi dedicati all’arte, incastonati come diamanti tra atolli e coste rocciose della Penisola Scandinava. Qui siamo a Värmdö, una delle migliaia di isole che compongono l’arcipelago svedese; a soli 20 minuti di autobus dal centro di Stoccolma. Sono stata qui la prima volta in inverno, quando le acque dell’oceano erano ghiacciate e la neve aveva ricoperto le foreste che abbracciano l’edificio, e sono poi tornata d’estate, quando il verde aveva preso il sopravvento su ogni cosa. Qui la natura la fa da padrona, così come l’estro e la creatività di tanti nomi emergenti e più noti del panorama artistico internazionale. Prendetevi un’intera giornata per visitare le mostre, pranzare nel ristorante di cucina svedese, e per inoltrarvi nei paesaggi incantevoli dell’isola, fra sculture disseminate nei giardini e passeggiate sull’acqua. Un luogo di pace e armonia.
Sitorai Mokhi-Khosa, Bukhara, Uzbekistan
A soli quattro chilometri dal centro di Bukhara, in Uzbekistan, è possibile visitare la residenza estiva dell’ultimo Emiro della città, Seid Alim Khan. Costruito tra il 1912 e il 1918, il Palazzo d’Estate di Bukhara ospita gli edifici che un tempo erano destinati all’Emiro e ai suoi ospiti, e alle sue donne, oltre al meraviglioso Museo di arti decorative e applicate, in cui spiccano, tra gli arredi sontuosi delle sale intarsiate, porcellane di tradizione cinese e giapponese, tessuti e ricami uzbeki e oggetti di artigianato popolare di Bukhara. La magnificenza degi interni, dai decori minuziosi e dai colori vivacissimi, fa da contraltare alla semplicità della natura circostante, fatta di giardini solitari e vasche in cui si riflette, su uno sfondo di nuvole spumose, l’antico Harem. Padroni di casa, oltre alle vecchie donne che hanno cura dell’ordine del luogo, una piccola famiglia di pavoni a cui si concede più di uno scatto. Uno dei musei più particolari del mondo, che vi consiglio di non perdere se siete in visita in questa perla dell’Asia Centrale.
Serralves Museum of Contemporary Art, Porto, Portogallo
Al Museo Serralves si arriva con una corsa in taxi di circa 15 minuti dal centro di Porto, lungo una strada panoramica sul Douro, che vi regalerà un assaggio dei bellissimi paesaggi in cui questo piccolo tempio dedicato all’arte è incastonato. Inaugurato nel 1999, lo spazio si compone del museo vero e proprio, disegnato dall’architetto Álvaro Siza, oltre che da una Villa in stile Art déco, con giardini alla francese dello stile del XVI e XVII secolo, e da un parco opera dell’architetto Jacques Greber. Il Museo, che ospita opere di arte contemporanea, assieme alla Villa, al Parco e all’Auditorium-Biblioteca, è stato dichiarato nel 2012 Monumento Nazionale. Ho incluso questo luogo tra le tappe imperdibili di un weekend a Porto, per cui se state pensando a un viaggio in questa meravigliosa città, segnatelo assolutamente.
Gösta Serlachius Museum, Finlandia
L’idea di Gösta Serlachius (1876-1942), industriale e collezionista finlandese vissuto nella prima metà del secolo scorso, era che arte e natura non dovessero essere ad appannaggio esclusivo di coloro che vivessero in città, ma che si potesse “portare” l’arte anche in periferia, nelle regioni limitrofe ai grandi agglomerati, in luoghi solitari e di straordinaria bellezza. Decenni dopo, i Musei Serlachius Gustaf e Gösta accolgono gli amanti dell’arte e non solo, in un contesto paesaggistico unico. Il Museo Gösta Serlachius si trova a Mänttä, nella regione di Tampere. Inaugurato nel giugno del 2014, questo nuovo Centro di Arte Contemporanea custodisce ed espone la vasta collezione di Serlachius, oltre a molte altre opere di arte contemporanea di artisti locali e internazionali, che negli anni si sono aggiunte alla raccolta. La struttura in legno e vetro, disegnata dallo studio di architetti MX_SI, è inserita tra il verde delle foreste, in un parco sulle rive del lago Melasjärvi, collegato con l’isola di Taavetinsaari attraverso un ponte di proprietà del museo. Un altro gioiello architettonico immerso nella natura, che vi consigliamo di non perdere.
Ekebergparken Skulpturpark, Oslo, Norvegia
Un parco di sculture aperto 24 ore su 24, ogni giorno dell’anno e a ingresso libero… Siamo a pochi minuti dal cuore di Oslo, in Norvegia, su una collina che sovrasta la baia e che regala una vista spettacolare sull’area di Bjørvika e sul resto della città. È qui che è stato inaugurato nel 2013 (dopo aver visto la luce per la prima volta nel 1889) il Parco di sculture Ekebergparkken, uno spazio di 63 ettari di fitta vegetazione, foreste e giardini con vista sull’ Oslofjord, disseminato di opere d’arte. Bronzi di Miró e Salvador Dalì, Rodin e Renoir, ma anche opere contemporanee di Damien Hirst, Loiuse Bourgeois, Jaume Plensa e James Turrell, solo per citarne alcuni, sono sparse nel parco e aspettano solo di essere scoperte, come in una meravigliosa caccia al tesoro. Nel sito potrete visitare anche il Museo di Storia e Natura, il centro visitatori e il negozio di design.

Niterói Contemporary Art Museum, Brasile
Una delle attrazioni che spiccano di più all’occhio, tra le tante perle che la città di Rio de Janeiro può annoverare, è il Museo di Arte Contemporanea Niteroi. Incastonato su Guanabara Bay come “un fiore che viene fuori dalla roccia”, volendo riprendere la descrizione che dell’edificio ne da il suo ideatore, l’architetto Oscar Niemeyer, tra i nomi più importanti dell’architettura del XX secolo, il Niteroi è un fascio di forme sinuose svettanti sull’Oceano. Il Museo custodisce oltre 1,300 opere, la maggior parte delle quali appartenenti alla collezione João Sattamini, tra le più importanti raccolte di opere d’arte contemporanea in Brasile. Un museo diventato icona, una rosa di cemento integrata nel paesaggio, che aggiungiamo tra i musei più belli del mondo, immersi nella natura.
Yorkshire Sculpture Park, Inghilterra
Il più grande parco di sculture d’Europa si trova nell’Inghilterra del Nord, tra i dolci paesaggi dello Yorkshire, a circa mezz’ora da Leeds, 90 minuti di auto da Manchester, e a poco più di due ore di treno da Londra. Oltre 2,000 mq di spazi verdi destinati all’arte, ospitano una delle più importanti collezioni di sculture moderne e contemporanee del mondo. Un luogo scelto non a caso, visto che lo Yorkshire ha dato vita a straordinari pionieri della scultura, come Barbara Hepworth, Henry Moore e Damien Hirst. Lo Yorkshire Sculpture Park è un museo a cielo aperto, che alla straordinaria presenza delle opere affianca la bellezza di scenari idilliaci. Colline e prati sconfinati, giardini di rose e laghi… Tutto fa di questo posto incantevole il luogo perfetto per una gita fuori porta da Londra, a contatto con arte e natura.
Le Corbusier Pavillon, Zurigo, Svizzera
Una casa d’autore tra i musei più belli del mondo immersi nella natura. Siamo sulle rive del Lago di Zurigo. È qui che si trova l’ultima creazione dell’architetto-genio, e padre dell’architettura modernista, Le Corbusier: quella “Gesamtkunstwerk” completata nel 1967 e fortemente voluta (e finanziata) dalla gallerista e designer Heidi Weber. In quest’opera, l’artista abbandona il cemento e realizza una struttura (sarà l’unica) interamente realizzata in vetro e acciaio, mantenendo il sistema Modulor e integrando perfettamente gli spazi con l’ambiente circostante. Un’armonia di colori, forme e sensibilità, che ci restituisce un capolavoro dell’architettura moderna. Aperto da maggio a novembre, il Pavillon Le Corbusier è una delle tappe imperdibili di un viaggio a Zurigo.

LUMEN – Museum of Mountain Photography, Italia
E arrriviamo in Italia, tra le vette e i picchi innevati dell’Alto Adige e delle Dolomiti. Sulla cima di Plan de Corones, nei pressi di Brunico, spunta come una stella alpina dalla roccia il Museo della Fotografia di Montagna, LUMEN. Un edificio storico che svetta a 2,265 metri di altezza e che raccoglie notizie, foto e documenti sulla storia della fotografia (e sulla storia dei fotografi) di montagna, sia italiana, che internazionale. Quattro piani di mostre e fotografie storiche e stampe digitali, con una vista sui monti da togliere il fiato. Completa la visita al LUMEN, un pranzo con vista panoramica presso il ristorante stellato AlpiNN. Arte, natura e buona cuicina, per uno dei più bei musei del mondo fiorito ad alta quota.

Moesgaard Museum, Danimarca
Ad Højbjerg, nella periferia di Aarhus, in Danimarca, si trova uno dei musei più belli del mondo per architettura e integrazione con il territorio. Facciamo tappa al MOMU, il Museo Moesgård, che raccoglie reperti archeologici e documenti sulla storia dell’etnografia in una struttura avveniristica e straordinariamente inserita fra il verde delle foreste e il blu del mare che l’abbracciano tutta. Progettato dal gruppo Henning Larsen Architects, l’edificio spicca per il suo iconico tetto spiovente, ricoperto d’erba in estate e utilizzato come pista di slittino in inverno. Tutt’intorno, 100 ettari di foreste, parchi e spiagge, da esplorare senza fretta, incamminandosi per il “sentiero preistorico”, con ritrovamenti di siti risalenti fino a 2,500 anni a.C., magari prima di una sosta al vecchio mulino ad acqua Skovmøllen, oggi ristorante.

Jupiter Artland, Scozia
Quello di Jupiter Artland è un mondo fiabesco e scintillante, che non tutti purtroppo hanno sempre l’opportunità di visitare, durante un viaggio in Scozia, ma che andrebbe di certo inserito sulla mappa. Fondato nel 2009, questo museo a cielo aperto si trova a circa mezz’ora di auto da Edimburgo, immerso in 40,000 mq di boschi, giardini e spazi espositivi. Il Parco raccoglie oltre 30 sculture di artisti internazionali, tra opere di Phyllida Barlow, ma ospita anche eventi ed esposizioni temporanee. Potrete scegliere anche di dormire nella Casa dell’Artista (The Artist’s House), un cottage che arriva ad accogliere fino a 6 persone, di pranzare al coloratissimo Café e di acquistare oggetti di design e stampe al piccolo shop del museo. Ma venite qui anche solo per perdervi fra le tante installazioni, seguendo la mappa che vi verrà consegnata all’arrivo. Ci sono stata così tante volte che per me è come essere a casa, e consiglio a tutti di fare un salto per una giornata di passeggiate nel verde, tra arte e architettura.
In questo video realizzato per Skyscanner, vi mostro anche Jupiter Artland.
Fuglsang Kunstmuseum, Danimarca
Oltre 2,500 metri quadri di gallerie e spazi espositivi ospitano la collezione permanente dello Storstrøm Art Museum. Siamo nelle campagne di Guldborgsund, nella Regione Selandia, in Danimarca. Qui trova la sua collocazione ideale il Fuglsang Kunstmuseum, un edificio modernista inaugurato nel 2008 e opera dello studio di architetti Tony Fretton, che raccoglie opere d’arte danese del periodo 1870-1980. Circa 600 dipinti, 100 sculture e oltre 2000 tra disegni, stampe e acquerelli. Dalle sale della villa principale (Fuglsang Manor) potrete godere dei panorami sognanti della penisola di Skejten, gli stessi che nei secoli hanno ispirato moltissimi artisti danesi. Boschi di querce secolari e scogliere sul mare avvolgono questo luogo di un fascino tremendo e nostalgico. Un piccolo gioiello ancora tutto da scoprire.

César Manrique Foundation, Lanzarote, Spagna
L’intera isola di Lanzarote potrebbe essere definita il museo più bello del mondo. Una colata lavica lambita da acque smeraldo e disegnata dall’estro e dalla sensibilità di un uomo straordinario come César Manrique. L’artista canario ha compreso l’identità dell’isola, plasmandone le asperità, senza intaccarne bellezza e potenza, restituendoci spazi unici al mondo. Tra i tanti luoghi di Manrique che vi consiglio di non perdere, se siete in visita a Lanzarote, non potete mancare la Fondazione César Manrique, nei pressi di Tahíche, al centro dell’isola. Quella che fu per 20 anni la casa dell’artista (prima di trasferirsi nella sua ultima dimora ad Haria), è oggi un bellissimo museo. La villa è incastonata come un diamante grezzo su una storica colata di lava, quella delle eruzioni che tra il 1730 e il 1736 investirono l’isola, e sfrutta gli spazi generati da quell’evento distruttivo in modo rivoluzionario. Tra piscine e giardini di cactus, bolle di lava in cui sono state ricavate stanze e aree comuni, spicca anche una piccola e sorprendente raccolta di dipinti (troverete anche Picasso), parte della collezione di Manrique, oltre ad alcune opere materiche dello stesso padrone di casa. Un viaggio fino al cuore della terra e a quello dell’uomo, in una simbiosi perfetta fra elemento naturale e genio artistico.
Middelheim Museum, Anversa
Anversa è una città che mi ha sorpresa moltissimo per la sua verve artistica e per il suo carattere moderno e creativo. Oltre ai quartieri degli artisti, ai luoghi legati alla storia della moda, alle tante officine e gallerie indipendenti, ci sono moltissimi musei che vi consiglio di non perdere. Tra questi luoghi d’arte, merita un discorso a parte il meraviglioso Middelheim Museum, che raccoglie poco meno di 2,000 opere d’arte moderna e contemporanea e che offre anche la possibilità di perdersi nel verde di un parco di sculture davvero eccezionale. Dagli anni cinquanta del secolo scorso ad oggi, il parco vanta oggi ben 215 sculture di artisti di spicco, come Rodin, Henri Moore, Alexander Calder, Dan Graham ed Ai Weiwei, per citarne alcuni. Un modo perfetto per scoprire bellissime opere d’arte, godendosi il verde a pochi minuti dal centro della città.
Crystal Bridges Museum of American Art, Stati Uniti
Circa 50,000 ettari di foresta di Ozark, tra cascate e ruscelli, e una vegetazione lussureggiante, sono il contesto in cui sorge il Crystal Bridges Museum, un sontuoso complesso in cemento dalla forma sinuosa, opera dell’architetto Moshe Safdie, e sito a Bentonville, in Arkansas. Oltre alle sale in cui sono raccolte opere di arte americana dall’era Coloniale ad oggi, il complesso include anche il Fly’s Eye Dome di R. Buckminster Fuller, e la Bachman-Wilson House, uno dei più begli esempi di architettura “usoniana” di Frank Lloyd Wright, spostata dalla sua sede originale presso il fiume Millstone (che minacciava di esondare) nel New Jersey, e spedita pezzo per pezzo e ricostruita presso il museo nel 2015. Chilometri di sentieri battuti e curatissimi, da quello della Foresta del Nord, a quello dei Tulipani, e delle Orchidee, invitano i vistatori del Museo a integrare la visita alle opere d’arte, con passeggiate nella natura.
ARKEN Museum for Moderne Kunst, Danimarca
Per anni si è discusso su come qualificare la località costiera di Ishøj (25 minuti di treno a sud di Copenaghen). Poi, nel 1996 è arrivato il Museo ARKEN, con tutta la sua presenza vociante, a dare valore a un territorio altrimenti spoglio, e ad attrarre ogni anno centinaia di migliaia di turisti e appassionati d’arte da tutto il mondo. La struttura, simile a un grande vascello arenatosi sulla spiaggia, così come se l’era immaginata lo studente di architettura Søren Robert Lund vincitore del bando per la realizzazione del progetto, è una grande casa che accoglie oltre 400 opere contemporanee di artisti danesi e internazionali. Il museo sorge sulla baia di Køge, ed era situato originariamente lontano dall’acqua, che è stata “avvicinata” al museo, grazie a un generoso finanziamento, solo nel 2016. Chi si trova a visitare ARKEN oggi può quindi, finalmente, percepire il museo e la sua imponente struttura come una barca arenata su un’isola. Dune di sabbia e un’orizzonte piatto e cristallino abbracciano le sale espositive del museo, e così il visitatore: naufrago in un mondo d’arte.
Storm King Art Center, Mountainville, New York, Stati Uniti
Molti di voi avranno riconosciuto questo museo a cielo aperto in un episodio di Master of None, la serie di successo di Aziz Ansari, su Netflix. E d’altronde, le dolci colline (quelle ondulate di Maya Lin sono inconfondibili) e gigantesche sculture d’acciaio colorato di questo parco meraviglioso non passano inosservate. Da 60 anni lo Storm King Art Centre si occupa della tutela di circa 200 ettari di foreste e parchi nella Hudson Valley di New York, nei quali sono state innestate come fiori immortali le opere di oltre 100 artisti internazionali. La collezione si compone d’installazioni e sculture a larga scala, sia moderne che contemporanee, di nomi straordinari come Mark di Suvero, Alexander Calder, Louise Bourgeois, Anthony Caro, Charles Ginnever, Barbara Hepworth, Alexander Liberman, Roy Lichtenstein, Louise Nevelson, David Smith, Arnaldo Pomodoro e tanti, tanti altri. A circa un’ora e mezza di auto da Manhattan, questo luogo rimane una delle migliori gite fuori porta da New York e uno dei più bei musei del mondo immersi nella natura.
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