L’afa che s’accanisce tra le facce del tram e la mia pelle rossa, dopo il primo sole. Un mercoledì d’estate a Roma può non essere divertente, ma per qualche buona ragione potresti ricordarlo per sempre. Simona ci aspetta a Piramide. Tiriamo dritto a piedi col caldo appiccicato addosso. Il giorno che non vuole saperne di andare a dormire e Roma che s’incendia di rosso sul Tevere. M’affanno all’ombra d’un muro scalcinato a prendere fiato. Non s’avverte l’eco della Capitale da qui, che te l’aspetteresti due strabuzzi di clacson, l’ambulante che s’avventa, ‘na combriccola di piscialletto appresso a un pallone sgonfiato per strada.
Niente. Né un alito di vento in Piazza Santa Cecilia.
Un Margarita ghiacciato, i progetti di due amiche e un album di foto da sfogliare in tre. Alla B>Gallery. Uno spazio espositivo nel cuore di Trastevere, nella parte del quartiere più discreta e verace. Mostre di fotografia, libreria d’arte fornitissima e un bar a cui affidare le proprie arsure. Un fiore lasciato tra i capelli, un arrivederci a chissà… e un abbraccio forte. Questa è Roma. E quel mercoledì, chi se lo scorda.

3 comments
che bel posto questo nuovo blog!
Why don’t you write in English Sara, then I could understand! :)
Sto aspettando che avvenga un miracolo…poi forse potrò prendermi due giorni liberi, e visto che bramo di andare alle Scuderie del Quirinale a vedere Frida Khalo, poi ci sta un aperitivo in un posto del genere :)