La bellissima galleria fotografica di Gilda svela le tante gemme dell’Iran e le tradizioni di questo Paese unico dell’Asia.
Si chiama Gilda Gazor ed è molto conosciuta in rete grazie al suo account Instagram @storiesofiran, in cui racconta, attraverso bellissimi scatti fotografici, il suo Paese: la Persia. Non ci sono molti instagrammers in Iran, e non molti bravi come lei in giro, a documentare la vita quotidiana dei connazionali: tra feste e rituali religiosi, mercati all’aperto, confessioni fra donne e preghiere. Le sue foto sono un diario aperto sull’Iran e sulla cultura di questo Paese mediorientale, al confine con terre impastate da genti diverse, ricche di tradizioni e scenari da sogno: dalla Turchia, all’Armenia, dal Pakistan all’Azerbaigian.
Mi sono imbattuta nel suo profilo per caso e mi sono innamorata dei suoi scatti, al punto di sognare un giorno di visitare l’Iran, magnifico Paese ancora troppo oscurato da pregiudizi e paure.
Ho letto in una sua intervista che la città preferita da Gilda è Shiraz, la “città dei segreti”, della poesia e delle arti (oltre che “città dei giardini”). Ma meritano assolutamente una visita la capitale Theran, Persepoli, Esfahan, Tabriz, Yazd, luoghi bellissimi e ricchi di tradizioni millenarie.
Immaginate anche solo di poter ammirare paesaggi desertici meravigliosi, fare acquisti ai mercatini dei villaggi, bere una tazza di tè bollente accompagnato da dolci al miele e di perdervi per le strade della capitale, tra le bancarelle di un mercante e librerie polverose.
L’Iran mi affascina e grazie a Gilda posso scoprirlo da vicino. Date un’occhiata alle sue foto dell’Iran e lasciatevi ispirare dai suoi racconti: vi metteranno addosso una irrefrenabile vogli di ripartire.
Donne alla tomba di Saleh
Gilda è particolarmente abile a catturare il momento. In questa foto un gruppo di donne devote si reca presso la tomba di uno dei discendenti del Profeta. La commozione sui volti e l’atteggiamento reverenziale ci raccontano il rispetto e la venerazione del popolo musulmano verso il Profeta.

Le sopracciglia folte di Raziyeh
Quando ho visto questa foto scattata da Gilda, sono rimasta sorpresa. Prima di tutto per la bellezza della ragazza, poi per l’incredibile storia nascosta dietro lo scatto. Che le donne dell’Iran siano bellissime è risaputo, ma non sapevo che, prima del liceo, a loro è vietato andare da un’estetista (forse vietato è un parolone, ma così vuole la tradizione) e curare le sopracciglia. Così, quando arrivano finalmete i giorni del liceo, molte ragazze condividono sui social il momento della prima seduta e cura del viso. E non pensate che abbiano pretese Hollywoodiane: le donne di Theran non hanno bisogno di troppi ritocchi e le loro sopracciglia folte e lasciate al naturale sono famose in tutto il mondo.

Donne Chadori in preghiera
Uno scatto bellissimo delle donne Chadori in preghiera Eid nell’area di Theran. La preghiera Eid è una preghiera collettiva che si tiene di mattina presto e si svolge in aree aperte della città. La celebrazione di Aid Al Fitr avviene dopo un digiuno, con lo scopo di purificare il cuore e chiedere perdono a Dio.

Cetrioli al limone
I Bazar iraniani e i mercatini di Tehran sono famosi per la loro grandissima varietà di prodotti e per i colori che incantano i passanti, tentandoli ad acquistare frutti dalle forme stranissime e ortaggi ricchi di vitamine. La cucina iraniana è una cucina ricca e sostanziosa, fatta di ricette maestose e tradizionali come il Dizi, ma anche di dolci caramellosi, da buttar giù con un sorso di tè caldo. Dagli stufati a base di carne alle portate di riso, dalla frutta secca alle spezie come lo zafferano, fino ai melograni e allo yogurt bianco con naan (maze) per iniziare il pasto. In questa foto Gilda ci mostra una sorta di piccolissime angurie, che poi ha scoperto essere cetriolini messicani (cucamelons) al sapore di limone.

Forme d’artista
Homruz è un’isola senza vegetazione, né acqua potabile, affacciata sul Golfo Persico, in quella parte di costa dell’Iran che fronteggia l’Arabia, e il Golfo dell’Oman. Un posto magico, che Gilda ha raggiunto per poter ammirare i disegni fatti con la sabbia colorata da 60 artisti nazionali, per coprire una superficie totale di 1.600mq. Una incredibile opera d’arte collettiva a cielo aperto, che ha la vita di una stagione e che il vento può spazzar via da un momento all’altro. Qualcosa di magico e bellissimo, che un giorno mi auguro di vedere da vicino.

Mari e monti
Quando pensiamo all’Italia, immaginiamo sempre un paese con una varietà di paesaggi unica al mondo. Beh, l’Iran non è da meno. Bagnato dal Mar Caspio a nord, e delimitato dal Golfo Persico e dal Golfo dell’Oman a sud, l’Iran ha sia coste meravigliose da vantare, selvagge e desertiche, sia grandi catene montuose (Zagros e Elbuz), e vette come quelle di Kuh-e Hazaran e Shir-Kuh che superano i 4.000 metri. Ma ci sono anche laghi salati, risaie, oasi e foreste da cartolina.

Artigianato locale
La maestria degli artigiani iraniani e del sud ovest Asiatico è nota. Pensate anche solo all’arte tessile e alla lavorazione di tappeti dalle fantasie e geometrie incredibili. Famose anche le tele e i tessuti stampati a mano e molto nota anche l’arte dell’intarsio. Nella foto di Gilda, alcune creazioni di artigianato locale, vendute all’ingresso del sito tombale di Hafez, a Shiraz.

Le Mangrovie di Qeshm
Lungo la costa meridionale dell’Iran si svela davanti agli occhi lo spettacolo delle Foreste di Mangrovie dell’isola di Qeshm. Qui nascono alberi e piante acquatiche (Harra), di altezza fino agli otto metri, che protendono foglie e ramoscelli di un verde intenso, ricchi di nutrienti per il bestiame e capaci di intrappolare un’altissima quantità di anidride carbonica. Nella foto di Gilda c’è un bellissimo ritratto di Muhammad, intento a raccogliere i rami che utilizzerà per sfamare i suoi cammelli.

In buone mani
Chiudo questo viaggio fotografico in Iran con uno scatto di Gilda che fa emozionare: le mani di uomo indaffarato a strappare conti su una calcolatrice polverosa, nella sua bottega di specchi. Quattro fogli strappati di numeri e cifre da sommare, prima di arrivare al preventivo per il cliente. Addosso il vestito più elegante, con la giacca appesa alla parete, per non sciuparla. Il rispetto per la professione, la gratitudine, il sacrificio e la dedizione. Uno scatto che parla da solo, come tutti quelli di Gilda. Un viaggio in Iran che ho iniziato a sognare.

Se state pensando di organizzare un viaggio in Iran e cercate informazioni su questo bellissimo Paese, provate a dare un’occhiata alla bellissima gallery di @storiesofiran. Ogni foto racconta una storia magnifica e vi strascina in un viaggio avventuroso fra i sapori e le tradizioni millenarie della vecchia Persia.
Se vi è piaciuto questo viaggio in Iran, lasciatemi un commento e fatemi sapere. Mi metto s apulciare su Instagram e a trovare nuove storie da raccontarvi.
8 comments
Thank you for this lovely tribute! Ciao!
Thank YOU Gilda, for your beautiful photos and inspiration. Keep documenting your wonderful Country! Sara
Veramente una bella gallery :) oggi a maggior ragione ci vorrebbero centinaia di persone come Gilda per aprirci gli occhi, in tutti i sensi!
Grazie Andrea! Il merito è di Gilda. Spero di visitare l’Iran un giorno. E hai ragione :)
Colpita al cuore!
L’Iran, l’antico regno della Persia, è da qualche anno nei miei sogni, ma…ad ogni alba svanisce come un miraggio
Però grazie al tuo post, ora, mi sembra che il miraggio possa durare un po’ più a lungo e poi concretizzarsi
Grazie
Grazie Cristiana, stessa cosa capita a me. Un giorno spero di andarci e di raccontare un po’ più da vicino questi posti magici. Un abbracciooo!
Che meraviglia!! Io da sempre sogno paesi come Uzbekistan, Turkmenistan e Kazakhstan… Magari un giorno! :) Grazie Sara per avermi fatto conoscere Gilda!
Ciao Sara, grazie per avermi fatto scoprire Gilda. In Iran andrò a Natale e ora ho ancora più voglia di vedere con i miei occhi questo paese!
Alle